Donna colpita da un meteorite mentre beve il caffè, ecco il racconto

La Terra è investita quotidianamente da una pioggia di polvere di stelle, ma noi per lo più non ce ne accorgiamo. Insieme a questa, frammenti di asteroidi e altri meteoriti cadono in grande quantità ogni giorno sul nostro pianeta passando quasi sempre inosservati. Sono materiali troppo sottili, o precipitano in zone marine o desertiche dove non possiamo avere un contatto diretto con loro e vanno in gran parte perduti. Alcuni di questi materiali rocciosi però non si consumano completamente al contatto con l’atmosfera terrestre: dei frammenti arrivano a toccare il suolo e, perché no, anche a colpirci. 
Questo sembra essere il caso di una donna di Schirmeck, nella regione francese dell’Alsazia, che ha dichiarato di essere stata colpita da qualcosa mentre beveva il caffè con un’amica in terrazza. «Ho sentito un grande “pum” provenire dal tetto accanto a noi. In pochi secondi, ho sentito una botta sulle costole. Pensavo fosse un animale, un pipistrello». Scossa ma incuriosita dall’avvenimento, la signora ha portato l’oggetto pietroso recuperato da un geologo, Thierry Rebmann, che ha individuato ferro e silicio nella sua composizione, il che lo rende un ipotetico (e molto probabile) caso di meteorite. 
È possibile quindi essere colpiti da un meteorite? Assolutamente sì, ma secondo calcoli riportati dal Guardian, le probabilità sono all’incirca quelle di vincere la lotteria due volte, oppure di lanciare una moneta e far uscire testa 44 volte di fila. Oggetti precipitano dal cielo continuamente: l’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, stima che cada sulla Terra almeno un meteorite al giorno (o una meteorite: il termine ammette entrambi i generi secondo l’Accademia della Crusca. Il plurale però è in ogni caso meteoriti). Quasi tutti questi materiali rocciosi provengono da una fascia di asteroidi tra Giove e Marte: si tratta di corpi celesti separati tra loro da migliaia di chilometri di vuoto, ma è comunque possibile che entrino in collisione. Dallo scontro si staccano dei pezzi, o si spacca l’intero asteroide, e le parti viaggiano nello spazio anche per milioni di anni, finché non vengono attratti dalla gravità di un pianeta.
Alcuni di questi superano l’atmosfera terrestre e si schiantano al suolo: in tutto il mondo sono stati recuperati circa 64.000 meteoriti, ma di questi solo 35 ci danno informazioni sufficienti a conoscere la loro origine e la loro orbita attorno al Sole. Si tratta ovviamente di una piccolissima percentuale di ciò che si muove intorno alla Terra: se si considera l’insieme dei meteoroidi (secondo la definizione dell’Inaf: frammenti di asteroide o cometa con dimensioni che vanno dai grani di polvere fino a circa un metro di diametro), ogni giorno ne entrano nella nostra atmosfera in media 100 tonnellate. Tra questi, i frammenti di cometa si consumano completamente a quote tra i 90 e i 120 km, dando origine a fenomeni annuali come lo sciame meteorico della notte di San Lorenzo in agosto.
Nel mirino degli specialisti i NEO, Near Earth Object, gli oggetti spaziali a noi “vicini”, che orbitano cioè a meno di 45 milioni di km dalla Terra. Sono circa 27.000 tra asteroidi e comete, ma di questi meno del 10% è considerato pericoloso per il Pianeta. Non sempre si riesce a individuarli in tempo, come successo di recente. corriere.it