È morta “Immensamente Giulia”, aveva 45 anni
Il giorno dopo i funerali, le prime quattro file della chiesa della Madonna di Fatima sono piene di bimbi. Sugli stessi banchi su cui sedeva la domenica e nei giorni infrasettimanali anche Giulia. «Immensamente Giulia». A parlare ai compagni di catechismo di una dei due figli della donna, 45 anni, morta lunedì dopo una malattia durata alcuni anni, è il parroco don Roberto: «Era sorridente e sobria. Nella sua normalità consisteva il suo essere immensa».
Nel quartiere Vigentino, a sud della città, nel 2003 era piombato un faro di notorietà sull’allora ragazza. L’occasione fu l’innovativa videoclip di «Dedicato a te». Era il primo singolo della band milanese Le Vibrazioni, un filmato registrato sui Navigli che fece storia nella musica italiana, che ancora dopo oltre vent’anni rimane un’icona, un verso («Questo è dedicato a te, alla tua lucente armonia») che tutti cantano e ispirato a Giulia Tagliapietra, quella ragazza con cui il frontman Francesco Sarcina aveva avuto una relazione. «Mi hanno chiesto cosa volessi dire con “lucente armonia” — scrive il cantante in un post dopo aver dato la notizia della morte della 4enne —. Mi resi conto che per capire il significato era necessario conoscere Giulia». In quel videoclip lei attraversa un ponte del Naviglio Pavese ed entra nello storico locale, chiuso nel 2015, «Le Scimmie» in via Ascanio Sforza.
«Veniva spesso, era con i ragazzi de Le Vibrazioni — ripensa Sergio Israel, ex titolare de Le Scimmie —. Del giorno delle riprese? Mi vengono in mente i sorrisi e la disponibilità della ragazza a riprovare e riprovare le scene». Del video, l’anno scorso, per il ventennale, è stato fatto un remake. Era poi stata fatta una seconda versione usando come controfigura l’attrice Angelica Cacciapaglia. Ma Giulia «nonostante quel lampo improvviso — come ricorda L. Z., un residente del Vigentino — era rimasta la stessa di prima. Una persona umile». Prima le superiori al «Claudio Varalli» a Chiesa Rossa, poi la famiglia (lascia un marito e due figli piccoli) e il lavoro da gemmologa. In un quartiere che diventa paese, le facce si collegano a storie, aneddoti e particolari: «Me la ricordo fin da bambina, a spasso con la mamma. Compravano insieme la “Settimana enigmistica”», racconta un altro residente. Che aggiunge: «Ogni tanto la sera passava a prenderla Sarcina». Perché al Vigentino «Dedicato a te» aveva spopolato. E forse quel videoclip ora custodisce il ricordo: «Negli ultimi tre giorni l’avrò rivisto trenta volte». L. Z. parla al presente: «Giulia è di una dolcezza disarmante». Immensamente. corriere.it