È morto Domenico De Masi
Addio al sociologo Domenico De Masi. Lo studioso è morto a Roma sabato 9 settembre. Aveva 85 anni. Lo scorso 15 agosto, casualmente, aveva scoperto di avere una malattia invasiva, mentre era in vacanza a Ravello. I medici del policlinico Gemelli di Roma gli avevano comunicato che gli sarebbe restato poco da vivere. De Masi era nato a Rotello (Campobasso) il 1º febbraio del 1938. È stato professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma, dove ha ricoperto il ruolo di preside della facoltà di Scienze della comunicazione. Come studioso, insegnante, ricercatore e consulente il suo interesse è stato rivolto alla sociologia del lavoro e delle organizzazioni, alla società postindustriale, allo sviluppo e al sottosviluppo, ai sistemi urbani, alla creatività, al tempo libero, ai metodi e alle tecniche della ricerca sociale con particolare riguardo alle indagini previsionali. Si era avvicinato ai Cinque Stelle ed era un sostenitore convinto del reddito di cittadinanza oltre che del lavoro agile. Considerava l’attuale sistema economico italiano inadeguato alle esigenze della società postindustriale, in particolare alla necessità di condurre una lotta efficace alla povertà e al precariato. Numerose le reazioni del mondo del politico alla notizia della scomparsa di De Masi. «Era una persona straordinaria con cui confrontarsi, aperta e mai banale», ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: «Il rispetto per le idee diverse non è mai mancato». Stefano Patuanelli (M5S) ha affidato il suo saluto a Twitter (X): «Buon viaggio Professore, sei stato una preziosa guida e un prezioso amico. Non ti dimenticheremo mai». corriere.it