E’ morto Gualtiero Marchesi

E’ morto a Milano Gualtiero Marchesi, chef italiano tra i più famosi al mondo. Lo si apprende da fonti vicine alla famiglia. Aveva 87 anni. Titolare del ristorante ‘Il Marchesino’, aveva ricevuto numerosi riconoscimenti e onorificenze. Il decano degli chef aveva lasciato nell’ottobre scorso il rettorato di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana dove si insegna il mestiere del cuoco e del pasticcere. Marchesi si è spento alle 18 di oggi nella sua casa milanese circondato dai suoi familiari. La data dei funerali sarà comunicata domani pomeriggio. Alla sua scuola si formarono Cracco, Oldani, Knam e molti altri. Per loro è stato il Maestro e così, piano piano, tutti hanno iniziato a chiamarlo. Gualtiero Marchesi, fondatore della “nuova cucina italiana”, si è spento all’età di 87 anni nella sua casa meneghina. Nato a Milano nel 1930 da una famiglia di ristoratori della provincia di Pavia, dopo aver capito, da giovane, che era quello che desiderava fare nella vita, nel dopoguerra andò a studiare in Svizzera, dove frequentò la scuola alberghiera di Lucerna. Rientrato a casa per un po’ fece pratica nell’albergo della sua famiglia, prima di ripartire per una nuova meta importante, Parigi, che lo catapulterà nel mondo dell’alta cucina. Il suo primo ristorante in Italia lo aprì a Milano nel 1977, in via Bonvesin de la Riva. Dopo un anno ottenne la stella Michelin, primo gradino dell’eccellenza culinaria, che gli arrivò nel 1986 con le mitiche tre stelle. La fama e il successo non si arrestarono, così come i riconoscimenti ufficiali (nel 1991 cavaliere e dopo qualche anno commendatore). Marchesi è lo chef italiano più famoso al mondo. E rimase tale anche quando decise di “restituire le stelle”, contestando il metodo di attribuzione della guida francese Michelin. Era il giugno del 2008 e il Maestro spiegò il proprio gesto dicendo che avrebbe voluto ricevere commenti e non punteggi. Il prossimo 19 marzo, giorno della sua nascita, sarà presentato il film sulla sua vita: ‘Gualtiero Marchesi: The Great Italian’