Elezioni, a Boville è guerra dei manifesti
Negli altri comuni d’Italia, già dalle scorse elezioni, la carta è stata sostituita dal web. A Boville, nel 2018, è scoppiata la guerra dei manifesti. La città si conferma in controtendenza. Gli spazi assegnati alle varie liste sono stati coperti da quelli di un solo candidato a sindaco. Diversi cittadini, stupiti della situazione, hanno condannato il gesto questa mattina. Totale disapprovazione dalle altre liste. I candidati ‘oscurati’ hanno sottolineato di aver sempre rispettato gli spazi e hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine affinché sia ripristinata la legalità. In molti si domandano se nel 2018 sia ancora necessario scatenare queste guerre per i manifesti, con tutte le tensioni che creano tra gli schieramenti e i danni all’ambiente con l’enormità di carta che viene strappata e buttata a terra. Per capire che i manifesti non portino voti basta guardare la situazione politica nazionale, dove i Cinque stelle sono a un passo dalla formazione del Governo senza aver appeso un manifesto. I tempi sono cambiati e dovrebbero cambiare anche le abitudini.
Redazione Boville Ernica