Elezioni, Petrarcone: “Per vincere serve un centrosinistra unito”
“Nella giornata di ieri, in occasione della cerimonia a Frosinone per l’anniversario della Repubblica Italiana ho avuto modo di complimentarmi con i neo sindaci dei comuni della provincia eletti nella recente tornata elettorale. A loro ho fatto gli auguri di buon lavoro per il difficile compito che sono chiamati ad assolvere soprattutto in un momento come questo in cui amministrare è diventato sempre più difficile ed i cittadini hanno meno fiducia nella politica. Un aspetto confermato anche dalle percentuali di affluenza alle urne che hanno fatto registrare un evidente calo rispetto al passato. A tal proposito l’ultima tornata elettorale spinge ad alcune riflessioni sul voto. Innanzitutto il primo dato evidente è che in quei comuni dove il centrosinistra è andato diviso si è perso. È successo a Pontecorvo così come a Piedimonte San Germano dove i candidati ufficiali del centrosinistra, espressione del Partito Democratico, non sono stati eletti. Ancora più significativo è il dato di Ceccano dove, non memori dell’esperienza passata che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale ed alla caduta del sindaco Maliziola determinato da questioni interne alla coalizione, lo spaccamento del centrosinistra ed un Pd al 6% sono state le cause di un ballottaggio in un comune storicamente di sinistra che adesso rischia di essere consegnato al centrodestra. Un’analisi che trova conferma anche se prendiamo ad esempio quanto avvenuto a livello nazionale con le regionali. Il centrosinistra ha vinto in quelle regioni in cui si è ripresentato il presidente uscente ed ha perso in quelle regioni in cui è andato diviso. L’esempio più clamoroso è la sconfitta in una regione ‘rossa’ quale la Liguria. Diverso è il discorso che riguarda la regione Campania e la regione Puglia in cui la vittoria del centrosinistra è stata determinata dai due candidati alla presidenza regionale che hanno dimostrato di avere una forza trainante costruita nella loro precedente esperienza più che positiva da sindaci rispettivamente di Salerno e di Bari. Ecco le recenti elezioni devono essere un campanello d’allarme per il centrosinistra da tenere in considerazione per evitare che si ripetano esperienze simili anche nel nostro territorio. La divisione è il modo migliore per perdere anche in quelle realtà che storicamente appartengono al centrosinistra. Un’esperienza che ho vissuto sulla mia pelle subito dopo il mio primo mandato da sindaco e che non sono di certo disposto a subire nuovamente. Proprio per questo da tempo abbiamo intrapreso un percorso che porti alle prossime elezioni amministrative un centrosinistra unito arricchito dalle forze civiche e sociali della città, per dare continuità a quel cambiamento intrapreso 4 anni fa. Per far questo, occorre costruire insieme un programma condiviso con tutti i soggetti che si riconoscono nel centrosinistra con un’idea comune di visione della città da qui ai prossimi anni con la crescita di un’intera classe dirigente. Il nostro impegno, quindi, è quello di evitare in tutti i modi l’ipotesi di un centrosinistra spaccato che apra la strada al ritorno delle destre che hanno malamente amministrato la nostra città per 15 anni e che hanno iniziato già la loro campagna elettorale a suon di strumentalizzazioni. A partire dalla riproposizione come candidato alle prossime amministrative di Di Zazzo che desta non poche perplessità in considerazione della sua storia politica. Sindaco di Forza Italia battezzato da Berlusconi, caduto dopo tre anni di governo cittadino, passato poi nel centrosinistra ritenuto dallo stesso probabilmente vincente in quel momento e per ultimo pronto a salvare da esponente del Partito Democratico Scittarelli in occasione del voto sul bilancio che determinò la fine di quella amministrazione. Improvvisamente, dopo anni di distacco completo dalla città di Cassino – dimostrato anche in occasione delle cerimonie per il settantesimo a cui è stato invitato come già sindaco e non ha mai partecipato – riappare e non perde occasione per pontificare su qualunque cosa. Non si capisce, però, a che titolo parli e soprattutto quale sia la posizione di Di Zazzo visto che, dati i suoi trascorsi politici fatti di continui ‘salti della staccionata’, si fa fatica a collocarlo. Anche in ragione di ciò e per evitare il ritorno di personaggi che hanno fatto del male alla nostra città è fondamentale che il centrosinistra sia unito e coeso e non ripeta gli errori del passato di cui, purtroppo, abbiamo avuto riprova anche nell’ultima tornata elettorale.” È quanto emerge in una nota a firma del sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone.