Ex terrorista rosso alla manifestazione contro Israele, con kefiah al collo

Ieri era al corteo pro Palestina che ha sfilato per le vie di Milano. Kefiah rossa al collo, come segnala il quotidiano «il Giornale», Francesco Emilio Giordano reggeva un cartello della campagna di boicottaggio di Israele («Non finanziare l’apartheid israeliana»). Giordano fu arrestato e condannato perché accusato di aver fatto parte della Brigata XVIII marzo responsabile dell’omicidio del giornalista del Corriere Walter Tobagi. Tornato libero nel 2004, negli ultimi anni si è fatto notare per la sua partecipazione alle iniziative di sostegno al popolo palestinese e per aver partecipato più volte alle contestazioni alla Brigata ebraica durante le celebrazioni del 25 Aprile. Le posizioni di Giordano, una volta tornato in libertà, sono state più volte estreme. Anche sui social. In passato, ad esempio, aveva pubblicato un post  sul leghista Massimiliano Bastoni, allora candidato in Regione (era il 2018), mostrandolo a testa in giù e scrivendo: «Potessi dargli fuoco…». Ancora. Francesco Emilio Giordano aveva accusato il sindaco Beppe Sala di «sionismo». Stessa critica mossa a briglia sciolta anche al presidente milanese dell’Anpi, Roberto Cenati. Uscite come le sue, contro la Brigata Ebraica, avevano portato il rabbino capo di Milano rav Alfonso Arbib a commentare: «Io sono uno che tende a non esagerare, a non alzare i toni, ma i segnali sono tanti, e ormai forse siamo al di là dei segnali. Come abbiamo visto il 25 Aprile al corteo milanese c’è un antisemitismo legato alla polemica anti-israeliana che è un evidente mascheramento». corriere.it