Ferentino, 100 pacchi di Natale al Comune
di Fabio Paris
100 pacchi di Natale alle politiche sociali di Ferentino
Parte a Natale la prossima iniziativa in ciociaria dell’associazione Enzimi.La presidente, Giusy Ciani, sintetizza le linee guida che muovono l’azione dell’ente no profit.
Avete ottenuto il patrocinio del comune di Ferentino per il progetto ‘Mobilità Sociale’, di che cosa si tratta?
“Si è ritenuto di voler presentare, in un concetto di umanità e pari-opportunità di fruizione di servizi di mobilità a “tutto campo”, una rivoluzione integrale nella mobilità, garantendo come punto di forza l’efficienza e la risposta all’utenza in tempo reale, grazie all’ausilio della tecnologia avanzata. Una premessa è doverosa, l’associazione Enzimi, quale ente non-profit, ha scelto di edificare una sinergia per finalità sociali di riduzione del disagio con la società BIG srl, promotore del progetto, mettendo a disposizione le proprie conoscenze e la volontarietà delle attività di dialogo e relazione, conindividuazione di possibili fruitori dell’iniziativa di interesse sociale collegata al progetto di Mobilità promosso dalla società BIG srl”.
Quali ambiti di operatività vi accomunano al vostro partner e cosa vi ha portato a sposare l’iniziativa in atto?
“La società BIG srl opera nel settore Automotive, in ambito della Logistica , Trasporti e Delivery, proponendo una vasta gamma di servizi dagli allestimenti al Fleet Management con la finalità etica di rendere un servizio alla persona, al centro di ogni progettualità internaed esterna all’azienda, che risponda a qualsiasi tipologia di esigenze, favorendo inclusione, integrazione e assistenza, con attenzione alla sostenibilità ambientale nonché all’ecologia integrale. Enzimi, dal canto suo, sposa in todo queste cause, focalizzando le tematiche fin dal proprio statuto ed enfatizzando ogni aspetto nel proprio codice etico”.
La vostra iniziativa intende Intercettare le esigenze di più comuni della ciociaria, saranno coinvolte anche le amministrazioni?
“Il nostro progetto coinvolge al momento alcuni comuni dell’alta ciociaria, tra cui Ferentino, nonché il capoluogo Frosinone. Per tutti gli enti si è mosso l’invito, rivolto ai sindaci ed agli assessori alle politiche sociali, di sposare l’iniziativa concedendo il patrocinio. Tengo a far presente che non è previsto alcun contributo da parte degli enti locali. Ogni comune riceverà 100 pacchi natalizi da destinare alle famiglie bisognose che verranno gestiti dai rispettivi assessori alle politiche sociali”.
La sfera di iniziativa dell’associazione manterrà un focus sulla ciociaria, La rivedremo impegnata sul territorio?
“La nostra intenzione è quella di intervenire in una tavola rotonda con i comuni, parlando di mobilità sociale a 360°. Siamo un’associazione giovane, abbiamo appena compiuto due anni, ciononostante siamo accreditati presso la Regione Lazio, anche qui in maniera non onerosa, ci tengo a ribadirlo, ed intendiamo continuare a muoverci solo in sedi istituzionali. La nostra azione può noverare diversi interventi sui temi più articolati e significativi del nostro tempo. Dalle patologie di carattere sociale, come la ludopatia, alla ricerca medica sperimentale, affrontando e fornendo supporto a sfide come l’utilizzo delle cellule staminali cerebrali nella cura delle malattie neurodegenerative. Dal bullismo nello sport al cyberbullismo, tema promosso in un convegno presso il comune di San Vito Romano, in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma. Tutte le nostre iniziative sono accompagnate sempre da partner istituzionali, non solo le amministrazioni comunali ma anche quelle accademiche, come la Pontificia Università Antonianum. Ci avvaliamo della collaborazione di personalità di spicco nei loro rispettivi interessi. Si pensi al percorso Olio e Salute, con il dottor agronomo Igino Magliocchetti, di casa qui in ciociaria. Per finire con il nostro socio onorario, il Maestro Lino Patruno”.
Lei è autrice di due libri, formatrice nonché membro dell’Associazione Nazionale Coach Professionisti, il suo motto è “creare cultura”. Quant’è il gap culturale in ciociaria e quali iniziative possono concorrere a colmarlo?
“La ciociaria è terra di tradizioni, e questo stà a significare che esistono risorse culturali a cui attingere. In buona sostanza mi sentirei di proporre un percorso formativo di educazione sociale mediante un’ attività di prevenzione, informazione e formazione, puntando sui Giovani, sul Territorio e sulla Motivazione intrinseca , fondando le Sue radici proprio partendo dalle tradizioni e dalle potenzialità inespresse. Questo crea cultura ed evoluzione, in continuo dialogo tra le Istituzioni e l’opinione pubblica, nonchè alleanza e sinergie. Oggil’individualismo lascia il posto al lavoro di squadra , al Team bulding e alle soluzioni condivise, nell’interesse della comunità senza distinzione alcuna. Aggiungo che “guardare oltre le prospettive ordinarie” e formare la Mente generando altresì un cambiamento strategico, ci permette di ampliare la traduzione della parola Vita, ricollocandola in una dimensione di incondizionata e rinnovata fiducia in noi stessi, generando così crescita, senza dimenticare l’umiltà, condizione primaria del “fare” e del “diventare”. Una vera rivoluzione culturale, unico strumento per la libertà dell’individuo”.