Finanziato il Ponte sullo Stretto, 12 miliardi di euro il Governo approva

Il ponte sullo stretto è stato finanziato. Il collegamento tra Sicilia e continente diventerà realtà. Il costo complessivo dell’opera (ponte + opere accessorie per rivoluzionare le due province) è confermato essere di 12 miliardi di euro, di cui 5 per il ponte e 7 per le opere collegate. I fondi saranno stanziati progressivamente da qui alla fine dei lavori (durata 6 anni) con un investimento immediato di 1 miliardo di euro. L’opera produce benefici enormi e nettamente superiori alla media delle opere pubbliche. Eppure è – tra le grandi opere in realizzazione in Italia – tra le più economiche. La condizione di insularità della Sicilia, infatti, crea un danno economico devastante di oltre 6 miliardi di euro ogni anno. È l’unico tassello mancante (completa assenza di strada/ferrovia) del corridoio scandinavo-mediterraneo di importanza strategica riconosciuto dall’Unione Europea. Il comitato tecnico-scientifico approverà entro la fine dell’anno il nuovo progetto definitivo aggiornato alla normativa 2023 e i cantieri apriranno nel 2024, subito dopo l’approvazione del progetto esecutivo. I tecnici di Eurolink, il consorzio da primato mondiale a cui è affidata l’opera e che include l’Italia, la Danimarca, il Giappone e la Spagna, stanno lavorando sodo ogni giorno per completare il tutto rispettando il crono-programma. Vi ricordiamo che l’opera permetterà di produrre, nei decenni, vantaggi economici infinitamente superiori al costo. E permetterà, per la prima volta nella storia, di portare in Sicilia il vero traffico ferroviario ad alta velocità e alta capacità, non possibile coi traghetti. I treni potranno spostarsi tra Roma e Messina in sole 4 ore, 6 per Palermo. La nuova ferrovia Salerno-Reggio Calabria-Messina-Catania-Palermo è infatti in costruzione e aprirà insieme al ponte. Ha richiesto un mega finanziamento di 30 miliardi di euro. I cantieri sono operativi con migliaia di tecnici che lavorano ogni giorno. L’opera permetterà altresì di ridurre enormemente l’inquinamento, di potenziare il know-how delle aziende interessate, di stimolare enormi investimenti a sud di Napoli, di rivoluzionare la logistica dell’intero Meridione, di intercettare merci da Suez, di creare turismo e di generare tutta una serie di vantaggi diretti e indiretti di grande portata. Vi ricordiamo che l’opera è stata progettata per resistere a terremoti nettamente più devastanti di quelli più potenti possibili nello Stretto di Messina e venti il doppio più veloci di quelli più forti mai registrati”. Lo comunica Ponte sullo Stretto di Messina.

Redazione Digital