Formaggio della Ciociaria spopola in Italia, i produttori arrivano in Piemonte

Anche quest’anno il Lazio è protagonista di Cheese, la manifestazione internazionale dedicata ai formaggi a latte crudo e alla loro biodiversità, che si tiene a Bra (CN) dal 15 al 18 settembre 2023. Organizzata da Slow Food e Città di Bra, con il supporto della Regione Piemonte e il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero del Turismo, la 14esima edizione riunisce un popolo di pastori, casari, affinatori e appassionati intorno al claim Il sapore dei prati, per sottolineare come dal latte di animali alimentati al pascolo derivino i formaggi migliori, rispettosi dei territori, del benessere animale e della nostra salute. Quest’anno sono presenti i produttori caseari provenienti da 14 Paesi europei ed extraeuropei e da tutte le regioni italiane. Il Lazio è rappresentato da 18 aziende, dieci delle quali con il marchio regionale “Natura in campo”, che compongono la Collettiva regionale, appartenenti a 7 settori merceologici: latte, formaggi e latticini a latte crudo; mieli; conserve ortofrutticole; aceti; salumi naturali; birre e bevande spiritose. Tra le specialità, non mancano i Presìdi Slow Food del Lazio, come la Marzolina, un piccolo formaggio, a forma cilindrica o tronco-conica, che un tempo si produceva, solo nel primo periodo di lattazione della capra, nel mese di marzo, da cui il nome, sulle pendici dei monti Ausoni, in particolare a Esperia e in Val di Comino. Presenti anche il Caciofiore della Campagna Romana, una sorta di antenato del Pecorino Romano, realizzato immergendo nel latte crudo, intero, il caglio vegetale ottenuto dal fiore di carciofo o di cardo selvatico, e il Cacio di Genazzano un pecorino dalla storia antica e della prima cinta dell’area metropolitana di Roma, tra i Monti Prenestini e la Valle del Sacco, un formaggio con un legame indissolubile con il suolo, la biodiversità, il clima delle campagne dell’area prenestina. All’interno dello spazio della Regione è possibile degustare anche tante ricette che hanno contribuito alla definizione dell’identità gastronomica del territorio del Lazio. Due esempi su tutti: la pasta alla amatriciana e la cacio e pepe.

Redazione Digital