Frosinone, aumenta la qualità della vita Parma prima città d’Italia ecco tutta la classifica
La città di Frosinone sale dall’87esimo all’80esimo posto su 107 capoluoghi. E’ quanto emerge dalla classifica ‘Qualità della vita 2019’ stilata dal quotidiano economico, giuridico e politico ‘Italia Oggi’ e Università La Sapienza di Roma in collaborazione con Cattolica Assicurazioni.
Parma guadagna 39 posizioni in un anno e sale in vetta. Prima città d’Italia. Buoni i risultati dei grandi centri urbani come Milano, Torino, Firenze e Bologna, che in generale hanno saputo riprendersi meglio dagli effetti della pandemia rispetto alle città più piccole. Resta ampio il divario tra Nord e Centro e Sud Italia. La Capitale al 54esimo posto, Napoli penultima
Gli indicatori di benessere su cui si basa la ricerca sono nove: affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, istruzione-formazione e capitale umano, popolazione, reddito e ricchezza, sicurezza, sistema salute e tempo libero.
Sono soprattutto i grandi centri urbani del Nord e in parte del Centro Italia a occupare i primi posti della classifica. Le metropoli, più penalizzate rispetto ai piccoli centri all’inizio della pandemia da coronavirus, hanno infatti dimostrato più resilienza nella ripresa rispetto alle città di piccole dimensioni.
Inoltre, sottolinea ItaliaOggi, rispetto alle precedenti edizioni del rapporto si è andati a far pesare di meno il criterio della popolazione (in cui rientrano le classifiche di densità demografica, i morti in percentuali, immigrati ed emigranti, nati vivi in percentuale e numero medio dei componenti delle famiglie) rispetto ad altri indicatori, come lavoro, ambiente, sicurezza, salute e tempo libero.
Salgono in classifica anche Torino, Milano, Firenze, Trieste e Bologna. Questi i primi posti: Parma, Trento, Bolzano, Bologna, Milano, Firenze e Trieste.
Delle 27 prime posizioni, cinque città sono piemontesi (Torino, Novara, Vercelli, Biella e Cuneo), cinque lombarde (Milano, Monza e della Brianza, Lecco, Cremona e Bergamo), una ligure (Genova). Ci sono poi Trento e Bolzano, tre città venete (Belluno, Verona e Padova), tutto il Friuli-Venezia Giulia a eccezione di Gorizia, tutta l’Emilia Romagna tranne Forlì-Cesena e Rimini, e Firenze.
Le uniche due grandi città che perdono posizioni sono Roma, che passa dal 50esimo al 54esimo posto, e Napoli, penultima, davanti solo a Crotone. In fondo alla classifica anche Foggia, Siracusa e Taranto.
Altri centri urbani che scendono nella lista sono Nuoro, Como, L’Aquila, Udine, Benevento e Varese.
Quello che non cambia dallo scorso report è la distanza tra le città settentrionali e quelle centrali o meridionali. Solo Perugia, Macerata, Ancona, Terni, Ascoli Piceno, Fermo e Grosseto si trovano nella prima metà della classifica.
Al contrario, sono solo dieci i centri urbani del Nord tra le ultime posizioni: Como, Alessandria, Asti (in foto), Imperia, La Spezia, Pistoia, Prato, Rimini, Rovigo e Vercelli.
In totale, sono 63 province su 107 quelle in cui, nel 2021, la qualità della vita risulta buona o almeno accettabile.