Frosinone, città divisa in due Memmo Marzi osso duro comandano le liste civiche
di Biagio Cacciola
Una Frosinone sostanzialmente spaccata in due. Questo il risultato del ballottaggio nel capoluogo ciociaro. Dove l’avv. Domenico Marzi si è rivelato un osso molto più duro di quanto credeva l’alleanza ideata dall’ex sindaco avv. Ottaviani. Infatti mai come in questa campagna elettorale si è respirato un clima di tensione palpabile.
Sta di fatto che le civiche hanno deciso l’esito delle elezioni. Eccetto il PD che è diventato il primo partito a Frosinone, gli altri stanno sotto le civiche, in particolare nell’ambito del centrodestra. È Chiaro che a gestire i rapporti tra partiti nell’ambito della coalizione vincente sarà soprattutto Nicola Ottaviani. Proprio in quell’area c’e stata l’affermazione di ex democristiani, all’epoca non di prima fila, come in Fratelli d’Italia, Forza Italia ed anche ex PD come nella Lega. Lo stesso sindaco eletto Mastrangeli apparteneva alla DC. Anche nelle zone della città il voto si è diviso, al centro storico, Marzi, nella Frosinone bassa, Mastrangeli.
Ora sarà necessario uno sforzo reale per far si che i problemi urgenti e primari siano condivisi da tutti. Questa sarà la sfida vera della nuova amministrazione.