Frosinone, contro l’Inter pesano le decisioni arbitrali si paga la sudditanza psicologica
di Roberto Passeri
L’Inter ha superato il Frosinone per due reti a zero. Il risultato però, non rende giustizia, poiché i canarini hanno disputato una partita senza timori reverenziali rispetto alla prima della classe, mostrando un bel giuoco, vivace e ben orchestrato. Se il primo goal è frutto di una carambola da circa 50 metri, che Di Marco ha messo a segno come un autentico giocatore da bigliardo, il secondo viene da un rigore, che ha lasciato grandi dubbi sulla sua giustezza e regolarità. I diversi reparti: difesa, centrocampo e attacco si sono mostrati ben impostati e amalgamati. I ciociari confermano un brillante stato di forma con ritmi veloci, una organizzazione e una manovra non solo intelligente, ma una efficace e divertente tenuta in campo, occupando e mettendo in relazione gli spazi, finalizzando con dinamismo per concludere e indirizzare le azioni. Ancora, però, e’ presente qualche problema nelle trame finali del Frosinone, che ha faticato a creare corridoi e penetrazioni per concludere a rete con esiti e tocchi vincenti. Ultima considerazione: dobbiamo, forse, abituarci a vedere e subire decisioni arbitrali, che penalizzano le provinciali e favoriscono le grandi, perché scattano inevitabilmente condizionamenti, rispetto servile, sudditanza psicologica e adulazione del più forte.