Frosinone, dal nuovo mondo concerto al Conservatorio “L. Refice”
La Primavera del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone già ricca di primizie e belle speranze toccherà il culmine il 9 giugno alle 18 presso l’Auditorium “Daniele Paris” con l’evento ad ingresso libero “Dal Nuovo Mondo”; significativamente il titolo allude non solo all’opera principale della manifestazione ma anche ad una rinvigorita navigazione che sembra delinearsi fin da questo primo anno di una rinnovata dirigenza che oltre alla già entusiasta presidenza del dott. Alberto Gualdini ha affiancato al grado apicale l’appassionata direzione del M° Mauro Gizzi, musicista dal curriculum internazionale nonché profondo conoscitore della cultura territoriale che lo annovera tra i sue eccellenze . Dopo gli anni sofferti della crisi pandemica il Conservatorio sembra aver nuovamente intrapreso la strada di una nuova fioritura artistica e didattica come testimoniato da una stagione affettuosamente frequentata da un pubblico sempre più ampio e dalle già numerosissime richieste per le nuove ammissioni la cui domanda può ancora essere inoltrata fino al 15 luglio. Tra le novità più gradite dalla cittadinanza spiccano in quest’ultimo scorcio stagionale le lauree in forma di concerto pubblico e la Giornata dello Studente che il 26 maggio grazie all’impegno della Consulta ha aperto le nobili mura dell’Istituzione AFAM alla cittadinanza con un grande open day – in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e l’Istituto alberghiero di Ceccano – a base di musica, conferenze, visite guidate, istallazioni artistiche, gadgets d’autore e una intensa socialità intrisa di cultura di cui la città mostra una gran desiderio. Ecco il Nuovo Mondo che alle soglie di una luminosa estate celebra un anno di rinascita con un sontuoso concerto a cura dell’ Orchestra Sinfonica del Conservatorio L.Refice diretta dallo straordinario M° Simone Genuini. La pagina d’apertura, l’Ouverture Coriolano di L. van Beethoven è ispirata al dramma del leggendario patrizio romano Gneo Marcio – artefice nel 493 a. C. della conquista di Corioli, capitale dei Volsci – simbolo di alti ideali tanto da ispirare autori come Shakespeare, Collin ed appunto Beethoven. Altrettanto sfavillante la Ouverture Ruy Blas di Mendelssohn scritta nel 1839 per aprire l’omonimo dramma politico-sentimentale di Victor Hugo. Culmine del concerto è invece la grandiosa Sinfonia dal nuovo mondo del compositore Antonín Dvořák, uno dei massimi esponenti della scuola nazionale boema, il quale, nel 1893 durante un soggiorno oltreoceano, compose quest’opera di autentica epifania creativa ispirato da quel melting-pot di melodie ed emozioni che era l’America di fine ‘800 ove si mescolavano i canti degli antichi coloni a quelli degli schiavi e degli indiani autoctoni che il compositore seppe sublimare in un capolavoro sinfonico giustamente celeberrimo. Una serata imperdibile – trasmessa anche in streaming dal Centro Ricerca ed Elaborazione Audiovisiva del Conservatorio – come sempre ad ingresso libero e gratuito con cui il Refice offre alla sua città il risultato supremo del lavoro di una istituzione capace di un’offerta formativa tanto variegata quanto completa e professionalizzante, che spazia dai corsi classici di Canto e Strumento alla musica moderna e per lo spettacolo dalle Nuove tecnologie alla Musicologia ed alla Didattica. Un approdo sicuro, una casa della musica per la formazione di tanti talenti che hanno la possibilità, fin da giovanissimi, di accedere ai corsi propedeutici per arrivare ai più alti gradi accademici e nel contempo vivere nel modo più sano, autentico e familiare quelle sensazioni irripetibili che solo la musica sa donare fatte di impegno ma anche di felicità genuina per ciò che si è perseguito secondo un senechiano un vero “recte factorum verus fructus est fecisse…”: dalle ore passate sugli strumenti agli esami nelle calde mattine estive, dagli interminabili vocalizzi ai discorsi infiniti sulla composizione, dai primi amori fioriti nel chiostro ai confetti nel giorno di laurea… e su tutto il concerto: i passi che conducono l’interprete sul palco e gli spettatori al loro luogo d’ascolto un attimo prima di abbracciarsi in un lungo applauso di ‘bentrovati’. Il maestro, la guida amorevole che sta per offrire, attraverso la sua interpretazione, una nuova lezione da cogliere. Ed ancora la trepidazione, i sorrisi, i saluti, il brusio sommesso nell’intervallo. L’emozione dei genitori che accompagnano i loro giovani musicisti mentre stringono il loro strumento come un tesoro e si avviano sul palco; il pianista che sistema lo sgabello, il “La” che unisce gli sguardi, il direttore che osserva l’orchestra prima di un gesto rivelatore. Attimi, sospiri, lacrime di commozione ed infine la musica che tutto pervade, tutto avvolge, tutto oblia in quelle vibrazioni effimere che hanno il dono dell’eternità. Signore e Signori benvenuti al Licinio Refice, benvenuti a casa.
Redazione Frosinone