Frosinone, FutuRa: “Il sindaco emenda il bilancio e fa atto di sottomissione”

Prima del prossimo imminente Consiglio Comunale, che vedrà la discussione sul bilancio, da parte di FutuRa un excursus, necessario e chiarificatore, su atti e posizioni politiche concrete di questi ultimi mesi.  Nel Giugno 2024  con il placet e l’approvazione del sindaco Mastrangeli si costituiva a Frosinone il Gruppo Consiliare FutuRa.  L’ attività amministrativa e le azioni politiche, per scelta, si decideva  di condividerle puntualmente  con cittadini ed amministratori attraverso gli organi di stampa ed i giornali online, lasciando traccia ed evitando interpretazioni e confondimenti, per una narrazione basata su dati di  realtà e riscontrabili.  Il 30 agosto FutuRa dichiarava : “Le fibrillazioni tutte interne alla maggioranza non possono in alcun modo giustificare un’ apertura a membri della minoranza/opposizone in totale spregio delle diverse posizioni che la campagna elettorale ha evidenziato sia tra i due candidati a sindaco nel ballottaggio, sia tra le forze politiche a sostegno di ognuno. Aperture  verso le quali FutuRa si rende fermamente oppositiva”.  FutuRa per mesi ha continuato a ribadire l’appoggio al Sindaco Mastrangeli. Ha confermato l’adesione al programma elettorale in via di attuazione. Ha votato nei Consigli Comunali secondo le risoluzioni della maggioranza. Nei Question Time, nel rispetto dei ruoli, non ha mai rivolto quesiti o interrogazioni agli assessori. Di certo non ha risparmiato spunti di riflessione sulle scelte della Giunta :  “le improvvisazioni, le buche e le pezze di asfalto a coprire e ricoprire,   le  opere   realizzate   e  subito  dopo  smantellate,  la  mancanza  di   comunicazione,   le imposizioni non discutibili …un’amministrazione   percepita   a   gestione oligarchica ed etero diretta”. Il Sindaco Mastrangeli in tutti questi mesi  non ha mai convocato FutuRa, se non  il 12 ottobre 2024 dopo un Consiglio Comunale, esitato in : “Un confronto molto sereno per rassicurare il sindaco che noi (FutuRa ndr) ci siamo, ci siamo sempre stati e glielo abbiamo sempre dimostrato”.  Incurante,  Mastrangeli  ha tenacemente continuato a perseguire convergenze con l’opposizione. FutuRa in tutti questi mesi ha insistito nel denunciare come irrituale e anomala la commistione di ruoli tra maggioranza ed opposizione. Purtuttavia, improvvisamente,maggioranza e parte dell’opposizione insieme a rispolverare la TAV,  vecchio cavallo di battaglia della passata amministrazione, dove di concreto appariva esserci ben poco, se non  propaganda ed apparenti buone intenzioni. Addirittura a metà consiliatura si parlava di patto di fine consiliatura, per accreditare  manovre di sovvertimento.  Si declamavano atti di responsabilità, mistificando  la decadenza e la restituzione dei soldi del PNRR. Ma,è nozione comune, i fondi assegnati agli Enti non vengono revocati e  spesso i commissari risultano più efficaci degli amministratori rispetto gli obiettivi . Tutto si invocava  per trovare spiegazioni a convergenze altrimenti inspiegabili. Di colpo cancellate  le ossessioni di 13 anni di consiliatura: il debito fuori bilancio di 50 milioni di euro delle amministrazioni di sinistra, additato quale causa  del drammatico stallo amministrativo di Frosinone per due generazioni, imputato quotidianamente per anni agli stessi cui oggi, con una riabilitazione miracolosa ed inquietante, si vogliono affidare le risoluzioni di questa sconsiderata consiliatura. Il 12 gennaio 2025 FutuRa rendeva  : “… totale disponibilità  partecipativa proprio  al fine di  evitare ibridizzazioni innaturali, avverse alla città e alla volontà degli elettori. La risposta del sindaco e degli oligarchi di giunta  è stata rovinosa. La scomposizione di una maggioranza, tra cui i consiglieri di FutuRa, ostinatamente inascoltata e respinta….ricercando alzatori di mano buoni per tutte le stagioni”.   L’11 febbraio  l’inganno  intuito, subdorato e denunciato in estate, si è palesato. Dichiarazione di FutuRa  : “  …ci sentiamo   fieramente   all’opposizione   di   questo   scempio   politico”. FutuRa ha chiesto coerenza e rispetto della volontà dei cittadini espressa nell’urna.  Lontani, molto lontani, troppo lontani  da  quelle sperimentate consorterie aduse a cambi di campo e doppi giochi, ben oliate ed amalgamate, trasversali ed inciucianti,  teatrali e confondenti. Quelle consorterie che nutrono l’antipolitica e la disaffezione al voto. L’epilogo finale: Mastrangeli ha scelto, da tempo e palesemente, di rimanere attaccato alla poltrona, rinnegando gli alleati che lo hanno reso Sindaco,  sostituiti, per motivi mai resi noti, proprio con coloro che, a suo ripetuto dire, con un debito spaventoso zavorrato sulle spalle dei cittadini, hanno condannato Frosinone per quindici anni alla insussistenza. La città alla deriva sotto gli occhi di tutti, scomposta e indecorosa.  Un sindaco che emenda il proprio bilancio, sconfessa se stesso, abbandona la decenza amministrativa, abdica e sancisce la sottomissione. 

Redazione Digital