Frosinone, il capoluogo ricorda i tre giovani martiri ecco la commemorazione
Come ogni anno, l’amministrazione comunale ricorderà Giorgio Grassi, Pier Luigi Banchi e Luciano Lavacchini, passati alla storia come “i tre martiri toscani”. La cerimonia – nel 79° anniversario dell’eccidio – si terrà venerdì 6 gennaio alle 9, presso il monumento in viale Mazzini a loro dedicato. I tre giovani furono giustiziati dal plotone d’esecuzione tedesco proprio presso il cosiddetto “curvone” di viale Mazzini. “La terribile vicenda che commemoreremo il 6 gennaio è simbolo di una pagina storica che inflisse tanto orrore e sofferenza all’intero Paese, che pagò un tributo altissimo, in termini di vite umane, alla follia cieca della guerra – ha affermato il sindaco, Riccardo Mastrangeli – La medaglia di bronzo al merito civile, che la Repubblica italiana ha assegnato al nostro capoluogo, testimonia l’eccezionale coraggio e le virtù civiche dei propri abitanti che, con la determinazione e la forza d’animo insite nel proprio DNA, fecero risorgere, sulle macerie di un conflitto sanguinoso e atroce, una città annientata. Il sacrificio di Pier Luigi Banchi di Fiesole, Luciano Lavacchini di Borgo S. Lorenzo e Giorgio Grassi di Firenze – ha proseguito Mastrangeli – deve essere spunto di riflessione su quei valori che sono il nobile veicolo e il fondamento della pacifica convivenza tra i popoli e della affermazione dei principi supremi ed indefettibili della Libertà e della Giustizia, pilastri della nostra Costituzione e della nostra società. Un doveroso ringraziamento – ha concluso il Sindaco – va rivolto a coloro che hanno profuso grande impegno affinché fosse mantenuto vivo il ricordo dei tre martiri toscani, insieme alle associazioni, gli studiosi e i cittadini che ne custodiscono la memoria. È d’obbligo,dunque, menzionare l’Anpi, Virgilio Reali e Sergio Collalti, oltre che Angiolino Terinazzi; Gerardina Morelli, già consigliere comunale e promotrice del Comitato ‘Tre martiri toscani’ e la Banca Popolare del Frusinate, che ha contribuito alla realizzazione dell’opera firmata dall’artista Alberto Spaziani”.
Redazione Frosinone