Frosinone, intervista a Pasquale Cirillo
Intervista al consigliere comunale di Frosinone, Pasquale Cirillo.
Si riconferma, anche per le prossime amministrative, al fianco di Nicola Ottaviani. Cosa la inorgoglisce di più del vostro lavoro e quale sarà il prossimo obiettivo, o progetto, su cui impegnerà tutto se stesso?
“I punti del documento sottoscritto con Alternativa Popolare, su cui abbiamo dato il nostro appoggio e la fiducia al sindaco Ottaviani che si è impegnato in prima persona e con la giunta, è certamente il prossimo obiettivo da portare a termine. In particolare la rivalorizzazione della zona dei Piloni e del Centro storico, che da quasi un ventennio non vengono sfruttati. In un’ottica strategica, infatti, la vicinanza dei Piloni al parcheggio multipiano potrebbe giocare un ruolo importante per la città se ben sfruttata. Ma, in generale, se guardo agli ultimi cinque anni sono molto soddisfatto di tutto il lavoro svolto. Frosinone ha bisogno di un Polo universitario. In tal senso c’è già grossa soddisfazione anche per la nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti, ma non basta. Oltre a quelli che sono i nostri punti programmatici su cui la prossima amministrazione dovrà lavorare, bisogna porre l’attenzione anche su quelle che sono le altre necessità di Frosinone, ad esempio la viabilità. Nel nostro capoluogo abbiamo un grave problema di circolazione stradale e sarebbe opportuno investire proprio sui mezzi pubblici, non solo su strada ma anche e soprattutto su rotaie, il che avrebbe un impatto sicuramente positivo su un altro punto strategico per il quale bisogna battersi a Frosinone: l’ambiente. Sull’ambiente bisogna semplicemente fare. Oggi quello ambientale è uno dei problemi probabilmente più urgenti da risolvere a Frosinone per abbattere le famigerate polveri sottili provenienti dalla zona industriale, per questo è indispensabile un efficiente sistema di mezzi pubblici, soprattutto elettrici”.
Con Ottaviani avete portato a termine anche altri risultati?
“Assolutamente sì, una per tutte, la decisione di dimezzare i compensi di sindaco, vicesindaco e assessori in favore di un fondo di solidarietà, “Solidiamo” per l’appunto, rivolto alle categorie più esposte alla crisi, come giovani e anziani, e con il quale in questi anni è stato reinvestito ben 750.000 di euro nelle questioni sociali di prioritaria importanza”.
Con tante liste in ballo, pensate di poter fare la differenza a Frosinone e rappresentare l’ago della bilancia nel capoluogo?
“Noi indubbiamente saremo l’ago della bilancia, ma in questo momento è più importante parlare di programmi. Abbiamo confermato la fiducia al sindaco Ottaviani perché crediamo nel suo progetto, che ruota intorno al nostro stesso obiettivo: il bene di Frosinone. Da qui l’esigenza di accantonare le vecchie definizioni di destra o sinistra e guardare al futuro con un’ottica rivolta ad una politica delle larghe intese”.
Affiancarsi ad Alternativa Popolare e ai suoi leader è stata una scelta di cuore o di testa?
“Entrambe: sia di testa che di cuore. Razionalmente non ho potuto che apprezzare e condividere gli ideali del partito e tutte le linee guida che traccia il gruppo. Di cuore perché c’è un legame d’amicizia che mi lega all’Onorevole Pallone da oltre dieci anni. Ho sempre stimato Alfredo sia come persona che come politico, è un punto di riferimento per me, come un padre. Seguirlo in questo progetto è motivo di orgoglio ed estremamente stimolante”.
C’è una lunga sfilata di grandi nomi che accompagna Cristofari negli incontri pubblici, cosa pensa al riguardo?
“Si è creata una lesione tra i cittadini e la politica nazionale, dalla quale si sentono traditi e abbandonati, tanto che oggi avere dei nomi importanti accanto è più un male che un bene. Fabrizio Cristofari sa il fatto suo ma potrebbe anche essere una manifestazione di debolezza. Bisogna comprendere che oggi più che di grandi nomi, in ambito territoriale, abbiamo bisogno delle persone. Sarebbe opportuno capire quali siano veramente le istanze dei cittadini ed avere il buon senso di raccoglierle e cercare di risolverle. Questo il motivo della scelta di uno slogan molto chiaro qual è il nostro: meriti e bisogni”.