Frosinone, Mastrangeli confermato presidente dell’Ordine Farmacisti
Si sono concluse ieri sera le operazioni di voto presso l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Frosinone che da oggi hanno questo organigramma:
Consiglio direttivo. Presidente: Dr. Riccardo Mastrangeli – Vicepresidente: Dr. Giovanni Querqui – Segretario: Dr. Fulvio Ferrante – Tesoriere: Dr.ssa Maria Antonietta Mirabella – Consiglieri: Dr.ssa Federica Conimi; Dr. Maurizio Fanelli; Dr.ssa Francesca Pantano; Dr.ssa Francesca Romana Ricciuti; Dr. Adolfo Giacomo Simonelli
Revisori dei conti. Dr. Roberto Di Folca; Dr. Massimo Zincone; Dr.ssa Alessandra Almi
Riccardo Mastrangeli è stato quindi confermato all’unanimità Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Frosinone. Dottore in Farmacia dal 1982, assistente universitario ed autore di pubblicazioni, direttore responsabile di farmacie ed anche direttore tecnico di aziende per la produzione di farmaci, dal 1988 ha ricoperto ininterrottamente il ruolo di Consigliere dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Frosinone e dal 2017 quello di Presidente; dal 2018 è nel Consiglio Superiore della “Fondazione Francesco Cannavò” per l’implementazione sia dell’attività di formazione, di qualificazione e di orientamento dei farmacisti che dei progressi delle scienze farmaceutiche. Il Presidente della Repubblica Italiana lo ha insignito prima dell’onorificenza di Commendatore e poi di quella più prestigiosa di Grand’Ufficiale della Repubblica.
“Voglio manifestare la mia gratitudine a tutti i Colleghi che hanno espresso il loro consenso ed ai Consiglieri per la fiducia che, all’unanimità, hanno voluto riporre nella mia persona – ha dichiarato Mastrangeli – Il Consiglio dell’Ordine in questa nuova consiliatura è stato in gran parte rinnovato con un sensibile incremento di presenze femminili e di giovani che sono convinto regaleranno le loro migliori energie alla politica di categoria che in questo momento ne ha un grande bisogno. Negli ultimi tre anni abbiamo combattuto con coraggio situazioni che mai avremmo pensato di provare pagando un prezzo altissimo in termini di vite e sacrifici anche nella nostra Provincia; ora ci attendono sfide altrettanto difficili che con l’esperienza di chi siede in Consiglio da tempo e con l’entusiasmo dei giovani, sono fiducioso affronteremo al meglio. Ai più giovani ricordo spesso che il compito di rappresentare tutti i farmacisti della nostra provincia costituisce una grande responsabilità: il farmacista è la figura sanitaria più vicina al cittadino, la prima alla quale ci si rivolge non solo per un consulto o una prestazione professionale, ma anche per consiglio o una parola di conforto. Sicuramente i tempi che stiamo attraversando non sono i migliori. Cambiamenti epocali si affacciano sul futuro dei farmacisti e, comprendo perfettamente in alcuni momenti, lo scoraggiamento e la sfiducia che attraversa la nostra Categoria. I titolari di farmacia non solo temono l’ingresso di capitali provenienti da fonti non omologhe al settore farmaceutico e talvolta di provenienza incerta (che acquistano farmacie e vendono spesso on-line) ma attendono anche da tempo una nuova convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale più aderente alla professione, ai tempi ed alla situazione economica. I proprietari di parafarmacie, che oltre a sentirsi poco gratificati nella loro professione, devono, in molti casi, fare i conti con fatturati al limite della sopravvivenza. I farmacisti di parte pubblica che vedono spesso svilita la loro funzione straordinariamente importante di rendere più forte e più qualificato il nostro Servizio Sanitario Nazionale. I farmacisti collaboratori che attendono da tempo il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. I giovani laureati che, dopo anni di studio ed impegno, non riescono a trovare la giusta e meritata collocazione nel mondo del lavoro. Così come i tanti colleghi che operano nell’industria, un tempo ottima prospettiva di lavoro, oggi spesso vedono le loro professionalità non utilizzate pienamente. Un quadro non certo roseo, che richiede a tutta la categoria uno sforzo importante. Bisogna innanzitutto capire che solo restando uniti e stretti attorno alla nostra professione, potremo un giorno salvarla. Una professione dalle antiche radici, eredità che ci viene dai tempi di Galeno, che non può essere polverizzata in nome della concorrenza di mercato o, peggio ancora, dalla globalizzazione. Quindi etica, formazione e servizi, sono i percorsi che si prospettano nello scenario futuro e, lungo queste tre strade – conclude Mastrangeli – ci impegneremo e ci organizzeremo per poter offrire a tutti i farmacisti la possibilità di essere al passo con i tempi di una professione in continua evoluzione”.
Redazione Digital