Frosinone, “Patto Mastrangeli-Marzi il sindaco governa con chi ha perso le elezioni”

“Il Gruppo consiliare FutuRa  mesi fa diffidava il sindaco in merito una malcelata operazione di apertura all’opposizione, segnalandone l’assenza di rispetto verso la volontà degli elettori, considerandola, profeticamente, foriera di inevitabili conseguenze disgreganti.  Se quanto leggiamo, oggi, rispetto  la possibile elargizione alla minoranza della gestione della nostra vilipesa città, confidando totalmente nella veridicità della stampa unica nostra fonte  di informazione circa alleanze,nomine e/o partecipazioni, intendiamo esplicitare alcune riflessioni. Nell’ipotesi paventata di accordo la minoranza  dovrebbe farsi parte attiva per la realizzazione di quello stesso programma che ha attaccato puntualmente. Versione ridicola di un presunto atto di responsabilità che intenderebbe assumere nell’interesse cittadino, per la realizzazione di quelle stesse opere contestate . “Ma fatemi il piacere” avrebbe detto l’indimenticabile Totò. Ancora più risibile, a sostenere l’idea di un accordo, l’addotto patto di fine consiliatura, essendo la stessa solo a  metà mandato. Un modo per celare  di fatto i motivi reconditi delle convergenze ed i  veri interessi in gioco? Opportuno ricordare la demonizzazione continua, quasi ossessiva, urlata  dall’attuale sindaco  durante l’ultima  campagna elettorale e nel corso dei consigli comunali successivi, del debito fuori bilancio di 50.000.000 (cinquanta milioni di Euro) ereditato. Concetto continuamente ribadito da 13 anni, additato quale causa  del drammatico stallo amministrativo di Frosinone e apertamente imputato alle amministrazioni precedenti ,di cui facevano parte  molti degli attuali consiglieri di opposizione. Gli stessi consiglieri che  oggi, all’ opposizione, paiono  talmente riabilitati dal sindaco  che, dimentico dei 50.000.000 di debito,  li  accredita addirittura a risolvere il disastro amministrativo in atto  della città, teatro di realizzazione di costosissime opere. La scelta è necessaria stampella per  un’amministrazione che barcolla incerta e mutilata alla ricerca dell’aiuto di estranei ritenuti  indispensabili per precipue ed insostituibili capacità personali o per  condividere con  gli stessi  percorsi  ed obiettivi che il Gruppo FutuRa fatica ad individuare o rifiuta di ipotizzare? FuTura, tre consiglieri di  maggioranza che lo scorso settembre hanno apertamente e vigorosamente dissentito dal tutoraggio al sindaco Mastrangeli da parte del consigliere di opposizione Marzi. In quell’occasione il Gruppo FutuRa  ha ribadito appoggio al sindaco e totale disponibilità partecipativa proprio  al fine di  evitare ibridizzazioni innaturali, avverse alla città e alla volontà degli elettori. La risposta del sindaco e degli oligarchi di giunta  è stata rovinosa. La scomposizione di una maggioranza numericamente presente di cui una rappresentanza  significativa dei componenti, tra cui i consiglieri di FutuRa, è stata ostinatamente inascoltata e respinta. Nuovi consiglieri,nuove idee,nuove professionalità che hanno colto e messo in discussione la rappresentazione plastica del destino che un’ inveterata ed ingessata classe politica ha deciso per Frosinone: ridurla ad un paesone disorganizzato, inquinato e senza alcuno spunto, che allontana le persone pensanti da ambizioni amministrative, ricercando alzatori di mani  buoni  per tutte le stagioni. Sotto gli occhi di tutti un sindaco che tanto preoccupato di salvaguardare il programma amministrativo da una maggioranza eletta che a suo dire non tiene, va a cercare alleanze con gli oppositori di quello stesso programma,ottenendo come risultato di lasciare allo sbando proprio ciò che intendeva tutelare. Basta  uno sguardo al dissesto del quartiere Scalo, oggi reso ancor più grave dai lavori della stazione, senza prevenzione alcuna degli inevitabili annunciati disagi, insiti per i cantieri. Basta considerare la superficialità, il disinteresse ed il cinismo amministrativo attuato nella gestione della viabiltà. Non sarà un’alleanza politica diversa a cambiare il destino di una cittadinanza, che non riesce a trovare ascolto né da sola e né tramite quei  consiglieri comunali democraticamente eletti e che  inutilmente hanno tentato di esserne i portavoce”. Lo comunica il Gruppo FutuRa. 

Redazione Frosinone