Frosinone, sequestrati più di 2mila ricci di mare
Nel corso dei servizi di vigilanza autostradale predisposti nelle prime ore odierne, una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone, sul tratto ricadente nel territorio del capoluogo, direzione sud, effettua il controllo di un’autovettura Ford Mondeo e dei suoi due occupanti, rispettivamente di 34 e 54 anni, entrambi nati e residenti nella provincia di Bari. Nell’abitacolo del veicolo, tipo Station Wagon, gli agenti notano due grosse ceste in plastica bianca, coperte da stoffe, con all’interno ricci di mare ancora vivi. Alle richieste degli operatori della Polizia di Stato i due riferiscono di non essere pescatori professionisti e di non avere le prescritte licenze di pesca e/o di trasporto. Nell’auto, inoltre, i poliziotti rilevano la presenza di specifiche attrezzature per immersione, tra le quali pinne, maschere, cinture di profondità maschere, ancora bagnate. I due baresi vengono accompagnati, per gli ulteriori accertamenti di rito, presso gli uffici della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone, dove si richiede anche l’intervento di personale del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Frosinone. Gli specifici controlli consentono di verificare che gli esemplari, in numero di 2.200, hanno una taglia inferiore alla misura minima consentita dalla normativa di settore. Sulla base di quanto emerso, gli uomini della Polizia Stradale hanno denunciato i due baresi e sequestrato i prodotti ittici e il materiale utilizzato per la pesca illegale. In mattinata i ricci di mare, ancora vivi, sono stati tempestivamente consegnati alla Capitaneria di Porto di Gaeta che ha provveduto a liberarli in acque marine idonee alla loro sopravvivenza.