Frosinone-“Stipulare patto per la salute dei cittadini”
“Il nuovo Direttore Generale della ASL di Frosinone, che si insedierà il 1 settembre, stipuli un vero e proprio “patto per la salute” con tutti gli stakeholder del territorio – ha affermato il consigliere comunale Danilo Magliocchetti – Senza la benché minima inopportuna presunzione, di voler insegnare nulla a nessuna e con il massimo dovuto rispetto per l’autonomia decisionale del muovo Manager, credo, tuttavia, che sia necessario attivare subito quel dialogo e confronto da parte dell’Azienda, in primis con i Sindaci che rappresentano il front office quotidiano con i cittadini, ma anche con gli eletti del territorio, con l’Ordine dei Medici e degli Infermieri, con le parti sociali e con le Associazioni che si occupano di tematiche sanitarie. In sintesi, con tutti quelli che, a vario titolo, rappresentano delle legittime istanze di miglioramento dell’offerta sanitaria.Penso, quindi, non alla consueta annuale assemblea dei sindaci che si svolge nell’occasione istituzionalizzata dell’approvazione dell’Atto aziendale. Ma ad un confronto, almeno trimestrale, o quando se ne manifesta l’esigenza, con tutti coloro che possono fornire utili contributi, in termini di suggerimenti e proposte, tesi al perfezionamento dell’efficienza e dell’efficacia delle prestazioni sanitarie sul territorio”.
“Ogni porzione del territorio provinciale, infatti, potrà rappresentare le proprie criticità, o esigenze di maggiore tutela sanitaria, penso a Frosinone in primis. Ma anche ad Anagni, a Sora, a Cassino, a Ceccano e a Pontecorvo. Tanto per citare alcuni esempi – ha aggiunto Magliocchetti – E’ chiaro che, l’indirizzo gestionale della importante azienda sanitaria, resta ovviamente in capo al Manager, ma è altrettanto vero che, avvalersi per chi viene da fuori, quindi con una conoscenza della realtà locale per forza di cose ridotta, di chi al contrario vive e conosce i problemi atavici della sanità ciociara, potrebbe essere una impostazione, di fatto, innovativa rispetto al passato.Si tratterebbe di stipulare un vero e proprio “patto per la salute” tra Azienda sanitaria e territorio, un accordo non scritto, ma formalizzato sostanzialmente nei fatti, dove ognuno si senta responsabilizzato, coinvolto e partecipe direttamente, nella suprema tutela della salute dei cittadini.Un bene che, senza ombra di dubbio, sta a cuore a tutti e non solo ad alcuni.Se il nuovo Direttore Generale, quindi autorità ampiamente legittimata, nella forma e nella sostanza, riuscirà ad attivare questo patto e a trasferirne le risultanze negli uffici regionali della sanità, riportando poi in Ciociaria delle soluzioni, si rivelerà un gigante e dimostrerà che la concertazione, può ancora essere un efficace strumento di gestione”.