Furti in casa, Scalia: “Inasprire le pene”
“E’ormai evidente da tempo, e gli ultimi fatti di cronaca lo confermano ampiamente, l’inadeguata deterrenza del reato di violazione di domicilio come attualmente previsto e punito dal codice penale. La privacy delle persone è un bene da tutelare. Quando un cittadino si trova a che fare con ladri in casa subisce, oltre ai danni materiali, effetti morali indelebili. Per una idonea funzione di deterrenza e per garantire una maggiore sicurezza dei cittadini all’interno delle loro dimore, è necessario, quindi, l’inasprimento della pena, quantificandola in un minimo di cinque anni ad un massimo di 15, in sostituzione dell’attuale previsione da uno a cinque anni, aggiungendo alla fattispecie della violenza sulle cose o alle persone, l’ipotesi di minaccia di violenza alle persone. Pertanto, ho sottoscritto con convinzione il disegno di legge predisposto dalla collega Ginetti che va esattamente in questa direzione”. Lo dichiara il senatore del Partito Democratico, Francesco Scalia.