Gettano tartaruga in acqua e muore affogata, “Chiamate sempre gli esperti”

Marina era una testudo hermanni, ovvero una cosiddetta tartaruga di terra. Stava  tranquillamente passeggiando vicino a una duna, sulla spiaggia tra Castiglione della Pescaia e Marina di Grosseto, quando qualcuno, scambiandola per una tartaruga di mare (caretta caretta), l’ha presa e l’ha gettata in mare. Come è facile immaginare Marina è morta affogata. La terribile storia di Marina, ahinoi senza lieto fine, è raccontata dall’associazione Tartamare sulla sua pagina Facebook (che si è recata sul posto dopo la chiamata di una coppia di turisti tedeschi) come monito a chiunque si trovi a contatto con un animale selvatico in pericolo o presunto tale (come in questo caso): la prima cosa da fare è sempre chiedere a un esperto. Perché, anche se in buona fede, poossiamo davvero ferire gravemente o far morire l’animale che stavamo cercando di salvare. Martina Cristini, di Tartamare, ha infatti spiegato a Maremma Oggi che era impossibile che quella tartaruga fosse una caretta caretta («troppo grossa da maneggiare»). Ma che i due turisti che l’hanno trovata hanno cercato di aiutarla, perché credevano che l’animale stesse male, invece hanno drammaticamente sbagliato. Così quando hanno chiamato finalmente l’associazione, ormai era troppo tardi. «Abbiamo ritrovato il corpo della tartaruga  senza nome e senza vita sulla spiaggia dopo una segnalazione che ci indicava la presenza di una tartaruga da quelle parti – spiega ancora Tartamare – Abbiamo deciso di chiamarla Marina, come la natura della tartaruga per cui è stata tristemente scambiata, e di darle sepoltura nella duna. Marina è morta a causa dell’ignoranza. Un’ignoranza che poteva essere colmata in pochi minuti. La morte di Marina – infatti – si sarebbe potuta evitare con una chiamata, a un ente competente o anche con una semplice ricerca su internet. «Qual è quindi la morale di questa storia, purtroppo vera? – conclude l’associazione – Che se non si è certi di qualcosa è doveroso informarsi prima di agire. Ma anche che tante volte non agire è la soluzione migliore». «Non tutti gli animali che incontriamo sono in difficoltà – sottolinea ancora Tartamare – a volte la difficoltà in cui essi si trovano può essere anche aggravata da un aiuto fornito in modo non adeguato alle circostanze». Cosa fare dunque se avvistiamo una tartaruga marina? Le regole sono poche e semplici:  
– non dare fastidio in nessun modo alla tartaruga e tenere le distanze per non spaventarla, 
– non toccarla assolutamente, 
– chiamare immediatamente Tartamare (SOS Tartarughe +39 338 4876614) o la guardia costiera al 1530: provvederà l’autorità competente a darvi indicazioni rispetto a come comportarvi. corriere.it