Gigi D’Agostino a Sanremo, il capitano torna dopo la malattia
La penultima serata di Sanremo, venerdì 9 febbraio, ha segnato il ritorno in consolle di Gigi D’Agostino. Il dj e produttore è stato superospite del Festival a bordo della Costa Crociere. Gli pseudonimi che si è o gli hanno attribuito non si contano, da «il Capitano» a «Gigi Dag»: Luigi Celestino Di Agostino – questo il suo nome all’anagrafe – è nato nel 1967 a Torino ed è cresciuto nel quartiere Mirafiori. Ha debuttato giovanissimo, a 16 anni, nei club del capoluogo piemontese. Con melodie orecchiabili e un suono progressive si è subito distinto nel panorama dance. Con il suo stile Gigi D’Agostino ha coniato due generi: il «Lento violento» e la «Mediterranean progressive». Il primo grande successo è arrivato nel 1996 con “Fly”, una cover de «Il tempo passa» di Giancarlo Bigazzi e Marco Falagiani, tratto dalla colonna sonora del film «Mediterraneo» di Gabriele Salvatores. Il brano viene subito trasmesso in tutte le emittenti radio nazionali: D’Agostino inanella una hit dopo l’altra. Le condensa tutte nel primo disco, che prende il suo nome. Il suo stile evolve, il sound si fa più rotondo e melodico, ma la sua parabola è indiscutibilmente in ascesa. Il suo nome diventa conosciuto in tutto il mondo nel 1999 con «Bla Bla Bla», brano che ha detto di aver scritto «contro tutte quelle persone che parlano e parlano senza dire niente». Il doppio album pubblicato solo due mesi dopo, «L’amour Toujours», lo consacra al successo internazionale e gli vale un disco di platino. Al netto dell’esposizione mediatica dovuta al successo, Gigi D’Agostino si è sempre mostrato molto riservato riguardo alla sua vita privata. Per questo è stato uno vero shock per i fan, a dicembre 2021, apprendere da un post Facebook dell’: «Purtroppo da alcuni mesi sto combattendo contro un grave male che mi ha colpito in modo aggressivo. È un dolore costante. Non mi dà pace». Già quattro anni prima, Gigi D’Ag aveva annullato alcune date per sottoporsi a una «terapia di alcuni giorni». Seguono anni di silenzio punteggiati da qualche foto pubblicata sui social senza troppi dettagli sulle sue condizioni. A gennaio, infine, Amadeus ha annunciato il suo ritorno sulle scene, a bordo della nave ormeggiata al largo di Sanremo durante il Festival L’esibizione inaugura quella che D’Agostino al Corriere ha definito una «seconda vita». Il musicista ha affermato di stare meglio, di riuscire a camminare, correre, e di aver ripreso la vita di prima. Il Festival, ha raccontato nell’intervista a Barbara Visentin, «non era calcolato. Ma c’è la nave che è un simbolo pazzesco per me: sono da sempre affascinato dall’idea del navigare dentro la musica e ne ho fatto la mia divisa. E poi c’è il ritrovare il pubblico». Il dj ha ricordato gli anni dell’infanzia, in cui ha seguito con passione il Festival, e rivelato di una partecipazione sfiorata nelle scorse edizioni. Una possibilità che gli piacerebbe cogliere in futuro: «Spero che più avanti succederà». corriere.it