Il conservatorio di Frosinone celebra la giornata della memoria
Il Conservatorio “Licinio Refice”, a cui si uniscono il Comune di Frosinone e quello di Ferentino in un gemellaggio ideale, celebra la giornata della memoria dedicando momenti di riflessione e di ascolto alla musica composta nei campi di concentramento e alla figura di don Giuseppe Morosini, prete straordinario, compositore, eroe e martire della Resistenza.
Sabato 25 gennaio, dunque, alle 11, presso il Conservatorio di Frosinone, interverranno il presidente del Conservatorio Marcello Carlino, il direttore Raffaele Ramunto i Sindaci di Frosinone e di Ferentino, Nicola Ottaviani e Antonio Pompeo; saranno, inoltre, ospiti Francesco Lotoro, docente presso il Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia e responsabile del progetto Thesaurus Musicae Concentrationariae, che da anni lo vede impegnato nella raccolta e nello studio delle musiche composte nei lager, un’alta testimonianza d’umanità e di sensibilità artistica, ed Antonio Poce, docente di composizione presso il Conservatorio di Frosinone, che ricorderà quanto don Morosini fu attivo, da uomo giusto, nella difesa degli ebrei e nella lotta per la giustizia e per la libertà contro l’invasore tedesco e che presenterà il progetto, in corso di realizzazione, di restituzione delle opere musicali di cui egli fu autore. Nel pomeriggio, a Ferentino, città natale di don Morosini, la giornata proseguirà con il concerto, a cura dello stesso maestro Lotoro, realizzato con le musiche scritte nei campi di concentramento. L’appuntamento è alle 18 presso la sala del Liceo Martino Filetico di Ferentino dove si esibiranno Francesco Lotoro, pianista, Giuseppina Raspaglio, soprano, Filadelfo Paone, tenore, Giuseppe Pecce, baritono, ed il Coro Diapentediretto dal M° Lucio Ivaldi, docente di Direzione di Coro per Didattica della Musica presso il Conservatorio di Frosinone.
Tra i brani in programma, la celebre “Ninna nanna per soprano e pianoforte” di don Giuseppe Morosini, che egli dedicò al figlio del suo compagno di cella, Epimenio Liberi, giustiziato alle Fosse Ardeatine insieme all’amico del sacerdote, Marcello Bucchi, cui don Morosini dedicò la sua “Fantasia Campestre”. Riguarda proprio questa sua ultima opera la straordinaria scoperta, avvenuta nel 2013, fra le carte processuali restituite alla famiglia nell’immediato dopoguerra, della partitura originale scritta da don Morosini durante la detenzione. L’opera, rimasta sconosciuta per circa 70 anni, sarà eseguita in prima assoluta, in un eccezionale evento dedicato al sacerdote partigiano, giovedì 3 aprile 2014 dall’Orchestra del Conservatorio “Licinio Refice”, diretta dal M° Antonio D’Antò, presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore di Ferentino. Figura cui si ispirò Roberto Rossellini per creare il personaggio di don Pietro, interpretato da Aldo Fabrizi nel celebre film “Roma città aperta”, di don Giuseppe Morosini Sandro Pertini, all’epoca anch’egli detenuto presso il carcere Regina Coeli di Roma, disse: «Incontrai una mattina don Morosini: usciva da un interrogatorio delle SS, il volto tumefatto, grondava sangue come Cristo dopo la flagellazione. Con le lacrime agli occhi gli espressi la mia solidarietà. Egli si sforzò di sorridermi e le labbra gli sanguinarono. Nei suoi occhi brillava una luce viva. La luce della sua fede».