Incidente in alta montagna, precipita per 300 metri e muore

Drammatico incidente sul Gran Paradiso, in Valle d’Aosta. Un alpinista, intorno alle 9, si trovava in vetta quando, per cause ancora da accertare, è precipitato e morto sul colpo. La vittima è un italiano, proveniente dal Veneto. Secondo i primi accertamenti sarebbe precipitato per circa 300 metri. L’uomo era con un compagno di scalata: insieme avevano trascorso la notte al rifugio Chabod. Partiti e arrivati in cima alla parete Nord, per andare verso la vetta sono dovuti scendere per un breve tratto: proprio in questa fase, dove normalmente ci si cala con le corde doppie, è avvenuta la tragedia. A dare l’allarme una cordata di alpinisti che si trovava in zona e che ha assistito all’incidente. Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino valdostano, che ha recuperato il corpo e lo ha trasportato a Courmayeur, per le operazioni di riconoscimento affidate al Soccorso alpino della Guardia di finanza. Lo scorso 26 aprile, sempre massiccio del Gran Paradiso, è morto anche un francese, Benoit Bordat, 47 anni, di Annemasse, scivolando in un ripido canale nella zona dell’Herbétet, vetta che culmina a 3.778 metri. Era stato un amico, che non aveva più sue notizie, a dare l’allarme per il mancato rientro alla Centrale unica del soccorso. L’uomo era partito da solo dalla località di Tignet, in Valsavarenche, dove il Corpo forestale ha trovato la sua auto ancora parcheggiata. E’ finita bene invece la disavventura di ieri sera di due alpinisti sulla Croda Bianca, nel bellunese. Poco prima delle 17 due alpinisti di Pieve di Cadore (BL) hanno contattato la Centrale del 118, poiché nel rientrare dallo Spigolo Fanton avevano perso la traccia della normale non distante dalla Cresta degli invalidi. I due, di 34 e 28 anni, illesi, ma disorientati, sono stati messi in contatto telefonico con il Soccorso alpino di Pieve di Cadore. Risaliti alle coordinate del punto in cui si trovavano, un soccorritore lì ha indirizzati sulla via corretta e poi a scendere di quota sotto le nubi, dove l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, con a bordo due volontari, ha effettuato alcuni tentativi di avvicinarsi, ostacolato dalle nuvole basse, finché non è riuscito a imbarcarli e a trasportarli a valle. corriere.it