Inter campione d’Italia, scudetto dopo undici anni di attesa
di Ilaria Passeri
L’Inter è campione d’Italia!
La corazzata di Antonio Conte, con quattro giornate di anticipo, cuce il diciannovesimo tricolore sulla propria maglia e fa impazzire i suoi 55 milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo.
Un’avanzata inarrestabile, quella dei neroazzurri, che, ad oggi, fanno registrare 25 vittorie, 2 sconfitte e 7 pareggi, con 74 goal realizzati e 29 subiti.
Dopo 11 anni di attesa, dopo l’indimenticabile triplete targato José Mourinho e Massimo Moratti, il club del giovane Steven Zhang torna a scrivere la storia del calcio italiano, dando prova di solidità, compattezza e spirito vincente.
La formazione schierata da Antonio Conte ha dimostrato, prima di tutto a sé stessa, e poi ai suoi tifosi, di saper vincere, domenica dopo domenica, nonostante le immancabili difficoltà. Non è stato semplice cancellare dalla memoria dei più la finale di Europa League persa lo scorso agosto; e, soprattutto, non è stato semplice, inghiottire il successivo boccone amaro dell’eliminazione dalla Champions League.
Eppure, il club meneghino ha rialzato la testa e ha dimostrato, ancora una volta, di essere un’Inter forte nella sua congenita “pazzia”. Ha lasciato indietro, con una galoppata alla Varenne, le sue dirette concorrenti, e ha voluto “strafare”, festeggiando con largo anticipo lo scudetto.
L’Inter di oggi ha un’identità ben definita, priva di lacune e piena di qualità.
Ricorda, sotto alcuni aspetti, l’Inter di Sarti, Burgnich, Facchetti, Suàrez, Corso etc., quella conosciuta da tutti come la Grande Inter. Allora come oggi, lo schieramento neroazzurro poggia su veri e propri pilastri, in tutte le aree del campo: dalla difesa con Handanovic, Skriniar, De Vrij e Bastoni, al centrocampo con Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen e Darmian, per finire con l’attacco stellare Lautaro-Lukaku.
Non dimentichiamo poi che, si interrompe oggi, per mano di colui che ne fu l’artefice, ovvero Antonio Conte, il ciclo vittorioso della Juventus, storica nemica dei neroazzurri.
Uno strano scherzo del destino quello riservato dal coach leccese alla squadra che lo ha visto per anni protagonista, prima da calciatore e poi da allenatore; uno scherzo dal sapore amaro per i tifosi bianconeri, ma che conferisce un gusto ancora più dolce al trionfo della squadra meneghina.
Chissà se, quello celebrato oggi, può essere definito l’inizio di un nuovo ciclo dalle tinte neroazzurre; quel che è certo è che il campionato italiano ha ritrovato una Grande Inter!