La scienza agli scienziati-Greta, vai a scuola

Environmental activist Greta Thunberg, of Sweden, addresses the Climate Action Summit in the United Nations General Assembly, at U.N. headquarters, Monday, Sept. 23, 2019. (AP Photo/Jason DeCrow)

“Meglio restare in aula e ascoltare uno scienziato” che scendere in piazza a manifestare per il clima. Parola di Massimo Cacciari, che sulle colonne del ‘Corriere della Sera’ definisce “un’assurdità pazzesca” il Friday for future, la protesta per il clima per sostenere la battaglia di Greta Thunberg e che oggi sta portando in piazza migliaia di studenti in tutta Italia.

“Se continuiamo ad affrontare i problemi alla Greta siamo fritti – spiega l’ex sindaco di Venezia -. Siamo all’ideologia dell’incomprensione. Sarà una manifestazione autorizzata, come il ‘Giorno della memoria’. Solo che è di un’assurdità pazzesca”. Secondo Cacciari, infatti, “i problemi non si affrontano in termini ideologico-sentimental-patetico” ma “in termini scientifici”. “Userei le ore di queste manifestazioni per seminari autogestiti ai quali far partecipare lo scienziato che racconta come va il clima” spiega ancora.

Quanto a Greta, “c’era bisogno di lei? – si chiede Cacciari – Lo avevano già detto fiori fior di scienziati. Forse non avevano l’eco di questa bambina”. Tuttavia, sottolinea, “non è dicendo ‘mi avete rubato i sogni’ che si affrontano i problemi” quanto piuttosto “capendo problemini che sfuggono totalmente alla bambina. Bisogna porsi il problema delle risorse disponibili. Se uno sviluppo economico è compatibile con l’ambiente”.

“Greta – conclude – dovrebbe andare a scuola. Forse si renderebbe conto che lei è svedese, i ragazzi che scioperano oggi sono europei, ma in piazza non ci sono né indiani, né cinesi, né brasiliani. Non mi pare un problemino da poco”. adnkronos.com