Lanciano sassi sui tetti del centro storico di Alatri, fermati 3 minori
A seguito delle diverse segnalazioni postate sui social-network riguardanti pericolosi lanci di
sassi dall’Acropoli verso le abitazioni sottostanti avvenuti nelle prime ore del mattino nel
giorno 19 luglio 2024 e su specifica richiesta di accertamenti circa l’accaduto da parte del
Sindaco di Alatri, la Polizia Locale ha avviato attività d’indagine al fine di chiarire la dinamica e
ogni eventuale responsabilità dei fatti denunciati.
Il Comando di Polizia Locale, coordinato dal Dott. Nicola Bucciarelli, grazie al decisivo
contributo del Commissario Dott.ssa Donatella Cocco, responsabile della Polizia Giudiziaria, e
del Vice Commissario Aggiunto Dott. Enrico Cataldi, responsabile della gestione del sistema di
Videosorveglianza comunale, è riuscito ad individuare i responsabili del lancio di sassi di cui
trattasi.
Attraverso lo studio delle immagini raccolte dal sistema di videosorveglianza comunale e a
un’accurata attività d’indagine, si è proceduto ad indentificare tre minori che, intorno alle ore
05:30 del 19 luglio 2024, lanciavano sassi dall’area su cui insiste il parco giochi dell’Acropoli
verso la zona sottostante. La Polizia Locale, dopo aver convocato presso il Comando gli interessati accompagnati dai relativi genitori, ha proceduto a denunciarli alla Procura dei Minori di Roma per il reato di cui all’art.674 del Codice Penale. Sono sempre più numerose le segnalazioni che pervengono al Comando circa problemi di disturbo della quiete pubblica, piccoli atti vandalici, abbandono di rifiuti su suolo pubblico e, in generale, di mancanza di senso civico riferite a gruppi di minori che frequentano il Centro Storico soprattutto negli orari notturni. Tale situazione si palesa ogni giorno più critica e, evidentemente, non può essere risolta esclusivamente con i mezzi del controllo e della repressione. Ciò che appare necessario è un’azione congiunta tra tutti gli attori istituzionali, che si occupano di sicurezza ed educazione, e le famiglie, al fine di promuovere una cultura del rispetto della “cosa pubblica”, della convivenza civile e della legalità