“Like a rolling stone” compie 50 anni
[one_third][/one_third] “Like a rolling stone”, capolavoro musicale di Robert Zimmerman, alias Bob Dylan, compie cinquanta anni. Oggi la voce del cantautore statunitense non è la stessa degli anni della contestazione giovanile ma le parole dei suoi testi restano nella storia. E “Like a rolling stone”, scritta da Dylan nel 1965, è una favola. Inizia con “Once upon a time” (C’era una volta), una favola senza lieto fine ma pur sempre una favola. Racconta di una donna caduta in disgrazia dopo anni dominati dalla lussuria. Dylan ripete “Come ci si sente, come ci si sente ad essere sola? Senza un posto dove andare? Come una completa sconosciuta, come una pietra che rotola?”. Ma ecco, come in tutte le favole, che altri personaggi entrano in scena. Insoliti e bizzarri. Giocolieri, un vagabondo misterioso, un diplomatico con un gatto siamese sulla spalla, qualcuno con addosso gli stracci alla Napoleone, Miss Lonely, una principessa sulla guglia. Dylan sprigiona la sua fantasia e crea un’opera d’arte. Lui stesso ha definito “Like a rolling stone” la sua canzone migliore. Lo conferma anche Bruce Springsteen che di musica ne sa. “La prima volta che ho ascoltato ‘Like a rolling stone’ avevo 15 anni, ero in macchina con mia madre e stavo ascoltando WMCA, quando ad un tratto partì quel colpo di rullante che suonava come se qualcuno stesse aprendo a calci la porta della mia mente”. Perché la poesia non è solo quella che si legge nei libri ma anche quella che giunge alle orecchie attraverso una pietra che rotola.
A. P.