Madre uccide la figlia di 2 anni, poi chiama il marito e glielo dice

Una donna di 41 anni ha ucciso la figlia, una bambina di due anni, in un appartamento di Cisliano, comune di 5 mila abitanti nell’hinterland ovest della provincia di Milano. La scoperta intorno all’una della notte tra domenica 7 e lunedì 8 marzo quando la donna ha chiamato il compagno di 44 anni e padre della piccola dal quale si stava separando dicendo: «Tua figlia non esiste più». Per questo l’uomo ha subito dato l’allarme al 112. A trovare il cadavere della piccola, in un appartamento di via Mameli, sono stati i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso. I militari hanno visto che la porta era chiusa dall’interno e sono entrati in casa da una finestra. Qui hanno visto il corpo ormai senza vita della piccola e la madre accanto in stato di incoscienza. La donna, Patrizia Coluzzi, italiana di 41 anni, già madre di due gemelli nati da un precedente matrimonio. è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Fornaroli di Magenta. Sulle braccia aveva alcune ferite superficiali, segno secondo gli investigatori di un tentativo di suicidio. La 41enne potrebbe aver ingerito anche psicofarmaci e in questo senso sono in corso gli accertamenti dei medici. Tuttavia non è in percolo di vita e le sue condizioni di salute non sono ritenute gravi dai sanitari tanto che è piantonata dai carabinieri in ospedale. 

Sarà il pm di Pavia Roberto Valli, competente per territorio anche se Cisliano si trova in provincia di Milano, a valutare nel corso delle prossime ore provvedimenti giudiziari nei suoi confronti. La donna non è ancora stata in grado di spiegare quanto possa essere accaduto. Il primo esame del medico legale non avrebbe evidenziato ferite esterne sul corpo della piccola. Il sospetto dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e della compagnia di Abbiategrasso è che la bambina Edith A., sia stata soffocata ma sarà necessaria l’autopsia per stabilirlo con certezza. Le lesioni sulle braccia della donna sarebbero invece state provocate dall’uso di un coltello. Ma è chiaro che sia trattato di un gesto autolesionistico. In casa non c’erano altre persone. La 41enne era in fase di separazione dall’attuale marito e padre della piccola vittima. In passato era già stata divorziata da un precedente matrimonio. Da quella relazione erano nati due gemelli che però erano stati affidati all’ex marito. Le indagini dovranno accertare la presenza di eventuali problemi depressivi della 41enne. 

Nell’ultimo post su Facebook pubblicato ieri sera poche ore prima del delitto la mamma aveva scritto, tra le altre cose rivolte all’ex compagno: «Caro marito vai a denunciarmi ancora per calunnia e diffamazione. Denunciami ancora per sequestro di minore. Edith è la mia bambina». corriere.it