Mangia uovo Kinder e si sente male, in Italia diagnosticata la salmonella
Dodici anni, si sente male dopo aver mangiato un ovetto Kinder e portato in ospedale i medici gli diagnosticano la salmonella. È quanto si è verificato a Ravenna la settimana scorsa. Un episodio allarmante, raccontato con dovizia di particolari per primo sul Corriere della Romagna, che ha fatto scattare subito i protocolli sanitari e fatto intervenire i carabinieri del Nas (nucleo antisofisticazione e sanità) di Bologna, i quali, anche dopo l’esposto presentato dai genitori del piccolo, hanno provveduto a sequestrare la cioccolata incriminata e ad informare la procura che aprirà un’indagine.
L’ovetto che sarebbe stato “contaminato” (non ci sono ancora eventuali conferme) era stato acquistato un paio di settimane prima dai genitori del piccolo in un supermercato della città. Era all’interno di una confezione e dei tre ovetti presenti ne è rimasto solo uno, che è stato appunto sequestrato. Un primo ovetto era stato mangiato dal dodicenne appunto, l’altro dalla sorella minore che ha registrato gli stessi sintomi e cioè forti crampi addominali, diarrea e febbre alta ma nel suo caso non è stata diagnosticata la salmonellosi (in quanto non sottoposta ad analisi). A differenza del fratello, sottoposto a cura antibiotica per combattere il batterio e costretto anche ad alcuni giorni di ricovero in ospedale a Ravenna. Succedeva la scorsa settimana, nel frattempo il piccolo è tornato a casa, già dimesso. L’avvocato Domenico Serrapica, legale della famiglia, conferma: «Dopo che i medici hanno diagnosticato la salmonella al bimbo abbiamo provveduto a presentare querela ai carabinieri perchè vengano accertati i fatti. Ora attendiamo l’esito delle analisi che saranno effettuate dai Nas».
Ora, bisognerà attendere qualche giorno per avere l’esito degli esami disposti dai Nas (dovrebbero essere effettuati martedì, dopo Pasquetta), ma se fosse confermato che il bambino di Ravenna ha contratto la salmonella da quella cioccolata allora si tratterebbe del primo caso in Italia. E’ una risposta che attendono di avere anche i genitori che si sono affidati ad un avvocato e hanno presentato un esposto, decisi ad andare fino in fondo per capire l’eventuale collegamento con l’infezione. A sentire loro i sintomi si erano registrati dopo che il primogenito aveva mangiato l’ovetto Kinder e niente altro. L’ufficio stampa della Ferrero fa sapere: «Non abbiamo ulteriori commenti, se non che restiamo in attesa degli accertamenti delle autorità competenti»
C’è da dire che Ferrero di recente, dopo alcuni casi di salmonellosi che si erano verificati nel Nord Europa, aveva richiamato e fatto ritirare dagli scaffali dei punti vendita europei (non italiani) alcuni lotti di ovetti Kinder prodotti nello stabilimento di Arlon in Belgio. Ferrero ha però ritirato dal mercato anche italiano dei prodotti: un richiamo volontario di alcuni lotti di Kinder Schoko-Bons provenienti dallo stesso impianto. Sempre per il rischio di possibile presenza di Salmonella nel cioccolato. La stessa azienda aveva comunque rassicurato i consumatori attraverso un comunicato, dichiarando di “non aver ricevuto negli ultimi 6 mesi in Italia contatti o reclami per indisposizione a seguito di consumo di prodotti Kinder”. Spiegando inoltre: “Ad oggi, nessun prodotto analizzato sui mercati coinvolti dal richiamo è risultato contaminato da salmonella”. corriere.it