Maserati scrive ai dipendenti, “Vi faremo condizioni speciali per acquistare la nuova macchina”

«Caro/a collega, siamo lieti di annunciarti che dal mese di settembre avrai la possibilità di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni dedicate a te, ai tuoi familiari e ai tuoi amici». Martedì 10 settembre nella buca delle lettere dei 3 mila lavoratori (e non solo) delle Carrozzerie di Mirafiori è arrivata la mail di Stellantis che invita a scegliere tra i modelli Grecale, Gran Turismo, Grancabrio per il prossimo acquisto di una nuova vettura. «Potrai scegliere la configurazione che più preferisci sul sito maserati.it, a eccezione di Fuoriserie». «Non so se ridere o se piangere – afferma Giacomo Zulianiello, delegato Fiom e operaio delle Carrozzerie di Mirafiori – io in cassa integrazione guadagno 1.180 euro al mese, e queste vetture costano tra 80’ e 200 mila euro. Neanche se accetto l’invito dell’azienda di andare a lavorare come trasfertista in Polonia potrei permettermele». La crisi di Mirafiori ha quasi spento le Carrozzerie, dove si producono 500 elettrica e Maserati. I lavoratori sono in solidarietà fino a dicembre. E quindi si lavora a chiamata, quando ci sono ordini, e quando la linea si mette in moto. «Il problema è che nei prossimi mesi – spiega Zulianello – lavoreremo molto poco. Ci aspetta uno stop quasi totale di almeno un mese. Altro che Maserati. Facciamo fatica a mettere insieme il pranzo con la cena». «Immaginate di essere un operaio Stellantis  – scrive Chiara Appendino su Fb, ex sindaca di Torino e deputata M5s – che da mesi cerca di portare avanti la famiglia barcamenandosi tra cassa integrazione e contratti di solidarietà da poco più di 1.100 al mese e ricevere questa offerta per comprare macchine di lusso dalla propria azienda. Immaginate di assistere da anni alla fuga dall’Italia di Stellantis, che è anche arrivata a proporre ad alcuni operai di trasferirsi in Polonia per mantenere il posto, e di sapere che l’amministratore delegato guadagna oltre 750 volte lo stipendio di un operaio. Come potete continuare a credere nelle istituzioni che dovrebbero rappresentarvi? Dobbiamo invertire presto la rotta o ci troveremo davanti a uno squarcio sociale ormai irreparabile. Proprio per questo ho proposto – alla costituente M5S e in una pdl che depositerò – di adottare la regola Olivetti per cui un top manager non possa guadagnare più di 10 volte quanto guadagna un suo dipendente. I salari minimi devono aumentare: si tratta di giustizia e di tenuta sociale. Govedì sera alla festa Fiom di Torino, alle 21 allo Sporting Dora, parleremo anche di questo».