Maxi evasione da oltre 21 milioni di euro
Sei persone denunciate, tra cui due ottuagenari con funzioni di prestanome, e oltre 21 milioni di euro sottratti a tassazione: sono i termini della frode fiscale scoperta dalla Brigata della Guardia di Finanza di Ceprano alla conclusione di un’attività di verifica nei confronti di 4 società. Il modus operandi utilizzato per frodare il fisco, scoperto dalle Fiamme Gialle, era molto semplice: le società, formalmente gestite dai due anziani prestanome, dopo alcuni anni di florida attività, relativamente ai quali venivano omesse la presentazione delle dichiarazione fiscali e il versamento delle imposte, venivano spogliate di tutti i beni e di tutti i crediti e trasferite presso indirizzi inesistenti di Roma ovvero all’estero. E’ stata proprio la presenza, peraltro solo formale, di uno dei due prestanome ottuagenari nell’organigramma di una società ciociara, già sottoposta a verifica da parte dei Finanzieri della Brigata di Ceprano, ad insospettire gli investigatori delle Fiamme Gialle che, effettuando specifiche indagini, anche di natura finanziaria e bancaria, individuavano quattro società, già operanti nella capitale nei settori dell’edilizia, del commercio di profumi e dell’intermediazione nella vendita di autoveicoli, le quali, dopo aver omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali, avevano fatto perdere le loro tracce utilizzando indirizzi inesistenti o esteri. Al termine delle verifiche, le Fiamme Gialle hanno quantificato in complessivi 21 milioni di euro la base imponibile sottratta a tassazione e in 2 milioni di euro l’Iva evasa. Gli imprenditori occulti – due cittadini italiani residenti in Roma – e i quattro prestanome, tra i quali due cittadini bulgari anch’essi residenti nella capitale, sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di frode fiscale derivante dalla omessa presentazione delle dichiarazioni ai fini dei vari tributi e dall’occultamento delle scritture contabili.
Redazione Cassino