Niente PlayStation ai calciatori, Spalletti vieta agli azzurri di giocare “Voglio Europeo e Mondiale”
Il ct della Nazionale Luciano Spalletti ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, già proiettato all’Europeo 2024 di questa estate. L’ex allenatore del Napoli ha fatto un bilancio dei suoi primi mesi alla guida dell’Italia, soffermandosi su Euro2024 e non solo. «Abbiamo guadagnato la qualificazione agli Europei, meritandola. Siamo stati coerenti nelle scelte e nel giocare un calcio propositivo, senza mai abbandonarlo. Ma dobbiamo essere più bravi a mantenerlo per tutta la durata delle gare. Ci sono state tante difficoltà, dentro e fuori dal campo che inevitabilmente ha portato ad una reazione importante del gruppo». Con chiaro riferimento alla vicenda calcioscommesse che ha coinvolto i vari Zaniolo, Fagioli, Tonali. «I ragazzi hanno vissuto una sensazione di precarietà e di fragilità. Però è stato un bene che tutto questo sia successo perché ha permesso a loro e a chi nell’inchiesta non è finito di rimettersi in carreggiata e rendersi conto degli errori e dei rischi che si corrono». Spalletti ha proseguito «È il momento più alto della mia carriera e del mio percorso di uomo. Ho bisogno di far venire fuori una Nazionale forte, non mi accontento di nulla. Voglio vincere l’Europeo e poi voglio vincere il Mondiale. Poi possiamo uscire anche subito, ma i discorsi che faccio alla squadra sono quelli che si aspettano tutti gli italiani: noi andiamo in Germania per vincere, non per partecipare. La nostra storia lo richiede». Il ct della Nazionale ha rivelato di aver vietato ai suoi calciatori l’uso delle Playstation. «Alcuni giocatori devono aver creduto che Spalletti abbaia e poi non ha i dentini, invece si sbagliano. Da qui in avanti le Playstation le lasciano a casa e non le portano più. Glielo invento io un giochino a cui pensare per distrarsi la notte. Vengono da me e gli do i compiti da fare la sera se non sono gli sono bastati quelli di giorno. In Nazionale si sta sul pezzo, concentrati, non si cazzeggia». «Già devo sopportare i cellulari, ma non possono essere tenuti sul lettino dei massaggi e durante le cure. Se la modernità è giocare alla Playstation fino alle 4 di mattina quando c’è la partita il giorno dopo, allora questa modernità non va bene. Viviamo in un mondo che incentiva poco il duro lavoro. I ragazzi di oggi preferiscono mettere una foto su Instagram con il capello fatto piuttosto che abbassare la testa e pedalare. Questi non sono i valori che la mia Italia deve trasmettere. In Nazionale si deve stare come un branco di lupi in fila indiana, per spingere il compagno davanti e non lasciare nessuno indietro» ha concluso Spalletti con un messaggio forte e chiaro ai suoi calciatori e a tutto l’ambiente. ilmessaggero.it