Non è più Parigi, ecco la città più cara del mondo Roma in fondo alla classifica
Non è più Parigi ma Tel Aviv la città più cara del mondo, mentre Roma – nonostante anche in Italia l’inflazione stia galoppando al ritmo del 3,8 per cento – fa registrare il calo più forte. A sancirlo è l’indagine del settimanale britannico «The Economist» che ogni sei mesi elabora una serie di dati attraverso il Worldwide Cost of Living Survey: alle spalle della metropoli israeliana si piazza proprio Parigi (a pari merito con Singapore), seguita da Zurigo, Hong Kong e New York. Ultima della classifica, che esamina i costi di più di 200 prodotti e servizi in 173 Paesi, è la capitale siriana Damasco.
Rispetto alla precedente edizione Roma scende di ben 16 posizioni, dalla 32esima alla 48esima, per via del crollo dei prezzi dell’abbigliamento e dei beni di prima necessità. Berlino si conferma capitale «a buon mercato», con un calo di otto posti al numero 50 che ne fa la più economica delle sei città tedesche elencate. Francoforte è la città tedesca più costosa e occupa il 19esimo posto. Se Roma fa registrare la discesa più forte in termini di posizioni (con un costo della vita di 77 punti, rispetto ai 100 di New York), il balzo più forte è quello di Teheran che con 81 punti (+19 punti) balza dalla 50esima alla 29esima posizione.
L’indagine evidenzia l’impatto dell’inflazione sui costi della vita, per via dei rialzi causati dai problemi della catena di approvvigionamento e dalle misure legate alla pandemia che hanno limitato la produzione e gli scambi commerciali. I costi di trasporto hanno registrato un forte aumento a causa dell’aumento dei prezzi del petrolio, ma incrementi significativi si registrano anche nella spesa per tempo libero, tabacco e igiene personale. Complessivamente il settimanale inglese registra il tasso di crescita dei prezzi più alto degli ultimi cinque anni, al 3,5% su base annua in valuta locale nel 2021, a fronte di un aumento di appena l’1,9% nel 2020 e 2,8% nel 2019. corriere.it