Nuova eruzione vulcanica, stato di emergenza “Situazione terrificante”
Una nuova eruzione vulcanica si è verificata questa mattina dopo le 7.00 (le 8.00 in Italia) a sud-ovest della capitale islandese Rejkyavik. L’eruzione ha ripreso sulla penisola di Reykjaness, molto più a sud rispetto a quella del 18 dicembre, scrive il quotidiano islandese Morgunblaðið. Il Dipartimento di pubblica sicurezza della polizia nazionale ha dichiarato lo stato di emergenza. Al momento sembra che si sia aperta una crepa a nord di Grindavík, sempre intorno 7 di questa mattina, e che si stia già allungando. La premier islandese Katrín Jakobsdóttir, dopo l’inizio della nuova eruzione vulcanica, ha dichiarato che «la situazione è terrificante». «È spaventoso vedere quanto sia vicina l’eruzione a Grindavík iniziata questa mattina», ha detto, citata dai media islandesi. In un post su X il presidente islandese Gudni Johannesson ha specifica che «nessuna vita è in pericolo». Mentre lo sono – ha dichiarato – alcune infrastrutture. Il presidente ha aggiunto che il traffico aereo non sarà interrotto. La Laguna Blu di Svartsengi ha evacuato tutte le sue aree di attività. Il luogo dell’eruzione si trova su uno spartiacque e non è chiaro dove possa scorrere la lava. I geoscienziati dell’Ufficio meteorologico islandese stanno valutando la situazione nelle vicinanze di Grindavík alla luce dell’attività sismica. La città è stata evacuata. Il rischio rappresentato dai geologi, già segnalato lo scorso dicembre, è che sotto l’abitato di Grindavik scorra appunto un tunnel di magma a circa un chilometro di profondità: l’apertura di una fessura nell’area provocherebbe danni molto gravi anche perché il volume del materiale in movimento all’interno del tunnel è aumentato in misura preoccupante. cprriere.it