Opportunità di lavoro, 4mila assunzioni ecco tutti i concorsi pubblici

Dopo una lunga stagione di assunzioni bloccate, nella pubblica amministrazione è in atto una campagna di reclutamento che ha già portato buoni risultati. Ma ancora oggi – secondo i dati pubblicati da Il Messaggero – nei ministeri manca un dipendente su tre. Molto quindi resta da fare, anche per sopperire al prevedibile turn over dei pensionamenti. Sono oltre 4mila le assunzioni già autorizzate (e finanziate) nel prossimo futuro con il Dpcm del 29 gennaio. Una selezione che avverrà con le novità imposte dal più recente Decreto Pa 2025. Ecco come candidarsi. Il documento di rifermento è il Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) che ogni anno sintetizza nero su bianco il fabbisogno di personale delle singole amministrazioni pubbliche. Dai Piao analizzati dal quotidiano romano, il ministero più in sofferenza sarebbe quello della Difesa che conta 11.503 dipendenti effettivi a fronte di una pianta organica di 20mila. Una carenza più che significativa, visto anche lo scenario internazionale e i nuovi piani europei di difesa comune. A seguire il ministero dell’Interno (15.818 assunti a fronte di un fabbisogno di oltre 22mila). Al ministero della Salute, invece, lo scenario è migliore: più di 1.900 lavoratori in servizio a fronte di una pianta organica di 2.300. Viste le carenze nelle amministrazioni centrali (ministeri ed enti) derivanti dal blocco del turn-over, la Pa si sta rinnovando e per il prossiumo futuro sono state autorizzate e finanziate circa 4mila nuove assunzioni nelle amministrazioni centrali dello Stato. Secondo le 28 tabelle allegate al Dpcm (pubblicato in Gazzetta Ufficiale a marzo), ci saranno circa 1.700 assunzioni al ministero della Giustizia  e 900 al ministero dell’Interno. In arrivo anche 292 nuovi dipendenti al ministero dell’Economia, 70 agli Affari Esteri,  44 al dicastero delle Imprese e del Made in Italy e 30 all’Ambiente.  A questi si aggiungono le selezioni per 321 nuovi assunti all’Inail, 311 all’Istituto nazionale per il lavoro, 347 all’Agenzia per le Dogane e dei Monopoli e altri enti. Le assunzioni avverranno per lo più attraverso concorsi  pubblici. E, come previsto dal Decreto Pa 2025 (che porta alcune sostanziali novità)  il canale principale per le selezioni è il portale InPa, la piattaforma per gestire in maniera trasparente le procedure di reclutamento e stabilizzazione nella pubblica amministrazione. Di volta in volta, le singole amministrazioni pubblicheranno online i bandi dei nuovi concorsi (spesso divise in diverse tranche per funzioni o aree tematiche). Il consiglio è controllare periodicamente il portale e aggiornare costantemente il proprio curriculum su Inpa per non farsi trovare impreparati. Il ruolo della piattaforma sarà sempre più centrale: «Con lo sblocco del turn over e grazie alla digitalizzazione e al portale unico InPa per i concorsi, il processo per le assunzioni si è velocizzato» ha rivendicato il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Che, con il nuovo Decreto Pa mira anche «rendere il settore pubblico più attrattivo per le giovani generazioni». Novità anche per chi un concorso lo ha fatto ed è risultato idoneo. Ovvero il tema dello scorrimento delle graduatorie: le amministrazioni  potranno utilizzare più facilmente la lista degli idonei alle selezioni del 2024 e 2025. E questo facilita le realtà più piccole (come i Comuni) che non dovranno per forza indire nuovi concorsi. corriere.it