Ospedale Frosinone-‘Pazienti parcheggiati al pronto soccorso’
[one_third][/one_third] “Il disagio a cui sono sottoposti quotidianamente gli utenti dei pronto soccorso della provincia di Frosinone è stato accertato dai Nas che di recente hanno potuto constatare la presenza di pazienti letteralmente parcheggiati presso il pronto soccorso dell’ospedale Spaziani di Frosinone in attesa, da ore, di posti letto in reparto, ed altresì constatare la carenza di organico, sia di personale medico, sia infermieristico in rapporto all’affluenza dei cittadini – ha affermato Pasquale Ciacciarelli, FI – Ritengo che si debba ripartire da quella che si può definire una riforma strutturale, un ripensamento dell’ intera organizzazione della macchina sanitaria. È impensabile far sì che un’azienda produca bene qualora non si investa in servizi base. Quando tali carenze si riscontrano in un’azienda sanitaria la preoccupazione è al cubo. Bisogna necessariamente offrire un servizio assistenziale di qualità al paziente che induca lo stesso a scegliere la sanità pubblica ed a scegliere le cure in loco, in modo da poter interrompere la catena dei viaggi della speranza fuori provincia e fuori regione che pesano sul bilancio della stessa Asl ed arrecano, nel contempo, disagi economici e logistici al paziente ed alle famiglie. Nel contempo, mi preme evidenziare che la tutela della dignità del paziente debba essere un principio cardine nel processo di assistenza, in quanto troppo spesso l’affollamento dei pronto soccorso comporta episodi di promiscuità, ove la privacy, specie dei più anziani, viene meno. Ripensare la macchina sanitaria significa investire fondi nell’organico, nell’incremento dei posti letto, in modo da porre fine alle attese interminabili nei pronto soccorso in vista di un posto letto in reparto. Investire su servizi base che hanno la priorità nell’ offerta sanitaria – ha concluso Ciacciarelli – La giusta chiave di lettura ritengo che consista nel compiere scelte nel solco di un’amministrazione responsabile con una prospettiva paziente-centrica, se tale può essere definita, che metta il paziente al centro dell’ offerta assistenziale, scongiurando il ripetersi di episodi che vedono pazienti oncologici compromettere il proprio calendario terapeutico, a causa di servizi a singhiozzo, come denunciato di recente da utenti dell’ambulatorio di Anatomopatologia del Santa Scolastica di Cassino, ove la carenza di personale, non potendo assicurare il regolare servizio, è causa di gravi disguidi al cittadino”.