Ottaviani bis-“Avvicinare la piazza al campanile”
[one_third][/one_third] Si è tenuta, presso la Prefettura di Frosinone, la cerimonia simbolica del “passaggio della campanella” al sindaco Nicola Ottaviani, alla presenza di Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, e della dott.ssa Emilia Zarrilli, prefetto della provincia di Frosinone.
Il prefetto, dinanzi alle autorità civili e militari intervenute, ha sottolineato come l’onorevole Tajani “esprima, in Europa, la centralità del nostro territorio e della italianità”. La dottoressa Zarrilli ha, inoltre, messo in risalto l’importanza di quel dialogo istituzionale che, nel corso dell’ultima consiliatura, nel rispetto dei propri specifici ruoli, non è mai mancato tra amministrazione Ottaviani e Prefettura, perché manifestazione concreta di attenzione nei confronti dei cittadini e della città. “Il Comune di Frosinone, negli ultimi 5 anni, ha sempre seguito con interesse – ha affermato il Presidente Tajani – quanto accadeva a Bruxelles: un rapporto costante e basato su progettualità concrete con l’Europa vuol dire, infatti, permettere al proprio territorio di crescere, di avere accesso a importanti risorse e opportunità. Serve, al medesimo tempo, più Italia nelle istituzioni comunitarie: il nostro Paese deve essere più presente. In questo senso – ha proseguito – il ‘modello Frosinone ‘, che ha ottenuto un consenso così ampio dai cittadini, può essere esportato. Si pensi a Solidiamo, un progetto che ha dato un segnale forte sia ai politici di professione che ai cittadini, che in questo momento affrontano, ogni giorno, le conseguenze di una drammatica crisi economica. Eleggere un sindaco che, come Nicola Ottaviani, non è un politico di professione ma vive del proprio lavoro, significa avere un sindaco libero”. Ha preso, quindi, la parola il sindaco, Nicola Ottaviani. “L’iniziativa di oggi costituisce la prova della grande coesione istituzionale tra Comune, Prefettura ed Europa”, puntando poi il dito contro le difficoltà vissute quotidianamente da operatori commerciali e imprese italiane, oltre che dagli stessi Comuni, nel rapportarsi con una legislazione in materia di appalti, desueta, che spesso risulta da ostacolo rispetto al cronoprogramma fissato nei bandi, entro il quale aggiudicare le gare ed eseguire i lavori. Basta un ricorso al Tar di due cartelle dattiloscritte, per bloccare opere e infrastrutture finanziabili. “Il Presidente Tajani interpreta la forza della moderazione, oltre che dei fatti. Si pone agli antipodi del populismo e della democrazia strillata. E con la concretezza, come sappiamo, è possibile raggiungere il 57% dei consensi al primo turno. Speriamo che Frosinone diventi un modello nazionale: il progetto Solidiamo ci ricorda che la politica, negli enti locali, non deve essere associata al profitto. Con “Solidiamo”, i gettoni di presenza di sindaco, assessori e consiglieri sono stati ridotti del 50% e destinati a un fondo speciale, per finanziare progetti di natura sociale, rivolti ai giovani e agli anziani. Il Comune ha, quindi, stanziato e investito, in cinque anni, 750.000 euro, trasferendo risorse da chi ha di più a chi ha di meno, realizzando un progetto che pone il capoluogo al vertice nella classifica nazionale dell’abbattimento dei costi della politica. Se tutti i 7.978 comuni italiani adottassero questo progetto, si concretizzerebbe una manovra a costo zero per il bilancio dello Stato, interamente incentrata sul sociale, pari a un miliardo di euro all’anno, finanziando borse di studio per i giovani e sostegni economici agli anziani. Il tutto a saldi invariati e senza nuove voci di copertura nella manovra economico-finanziaria. E’ necessario riavvicinare la piazza al campanile, con una grande opera di riconciliazione sociale: il progetto Solidiamo va in questa direzione. L’obiettivo che continuiamo a porci è quello di lavorare per migliorare l’ambiente in cui tutti viviamo. Agire in funzione dell’interesse pubblico, investendo sul futuro delle famiglie e dei giovani della nostra città”.