Pace in Ucraina, l’appello di Papa Francesco “Fornire armi è da pazzi”


di Biagio Cacciola
In un momento di crisi mondiale non possiamo ignorare l’appello del Papa per la Pace in Ucraina. Un appello accompagnato dalla consacrazione pubblica di Russia e Ucraina al cuore Immacolato di Maria, come richiesto dalle apparizioni di Fatima.
Un appello in cui papa Francesco giudica ‘pazzi’ coloro che invece di prodigarsi in uno sforzo di mediazione tra Russia e Ucraina, si sono impegnati, compreso il governo italiano, a fornire armi all’Ucraina. Un grido quello di Francesco che cerca di spegnere le fiamme di un confronto/scontro che tra Occidente, Russia e Cina che se degenerasse provocherebbe conseguenze letali per tutto il pianeta.
Una guerra catastrofica che va fermata innanzitutto nel linguaggio, pieno di violenza verbale da parte, in particolare, degli Usa nei confronti di Russia e Cina. Questa spirale va stoppata, andando anche contro gli interessi dell’industria delle armi che, negli stati Uniti, è la prima industria economica.
E, anche negli altri Paesi la contiguità tra politica e industrie del settore è palese. Vedi l’ex deputato e fondatore di Fdi Crosetto segretario generale dell’AIAD cioè le aziende italiane riunite per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza.
Il tutto in un momento in cui il governo Draghi decide di aumentare al 2% del PIL le spese militari. Nello stesso momento in cui il caro bollette sferza il popolo italiano. Una prospettiva non rassicurante per il futuro del popolo italiano. Queste cose il Papa le conosce e, mentre si è attivato da tempo per gli aiuti umanitari verso quelle popolazioni, non può non denunciare questa folle escalation militare, addirittura favorita dalle posizione di gran parte della stampa italiana.
Francesco sa bene che la pace è il bene più grande e non può essere sacrificato per niente al mondo.
