Premio Val di Comino, il Festival della cultura fa il pieno
di Massimo Mangiapelo
Pomeriggio di grande cultura ieri ad Alvito. Si è svolta, infatti, la 45esima edizione del Premio Letterario “Val di Comino”.
Nemmeno l’attuale situazione di pericolo dovuta al Covid ha fermato questo evento, che è uno dei più antichi e ambiti riconoscimenti letterari italiani. Nonostante il clima paradossale del periodo, i controlli all’entrata, le mascherine, il teatro era pieno a metà. Giustamente a metà perché i posti a sedere erano alternati per il distanziamento sociale. Ma tutto si è svolto con la regolarità che caratterizza i grandi eventi, quelli di qualità e ben organizzati.
Il Premio “Val di Comino” è stato fondato nel 1976 dall’allora vicepresidente della Provincia, lo scrittore Gerardo Vacana, che ancora oggi organizza l’evento insieme al figlio Luigi (attuale vicepresidente della Provincia) e al Centro Studi Letterari “Val di Comino”. Il primo presidente della giuria fu Libero de Libero, seguito da Giuseppe Bonaviri e da Giogio Bàrberi Squarotti, nomi che non hanno certo bisogno di presentazioni.
Dalla sua fondazione, sono stati premiati personaggi altisonanti: Mario Luzi, Andrea Zanzotto, Edoardo Sanguineti, Tonino Guerra, Vivian Lamarque, Maria Luisa Spaziani, Giovanni Raboni, Jolanda Insana, Claudio Magris, Luigi Baldacci, Evgenij Solonovich, Jacqueline Risset, Alberto Bevilacqua; ma anche gli attori Giancarlo Giannini, Giorgio Albertazzi, Enzo Decaro, Enrico Lo Verso, Giuliana De Sio, Lina Sastri, Angela Luce, Violante Placido, Silvio Muccino, solo per citarne qualcuno.
Ed anche quest’anno i premiati non sono stati da meno. Per la sezione Poesia il premio è andato a Franco Marcoaldi, con il volume Amore non Amore (La nave di Teseo, Milano). L’autore ha incantato il pubblico con alcuni dei suoi componimenti. Per la Saggistica Giulio Ferroni con il testo “L’Italia di Dante. Viaggio nel Paese della Commedia” (La nave di Teseo, Milano). Ferroni, professore ordinario di letteratura italiana, ha scritto numerosi saggi di letteratura.
Un grande nome anche per il Giornalismo. Il premio è andato a Massimo Martinelli, Direttore de “Il Messaggero”. Menzione Speciale per il Giornalismo a Lorenza Di Brango, Vicedirettore Tg Teleuniverso. Per il Cinema avrebbe dovuto ritirare il premio Adriano Giannini, ma la sua presenza è stata impossibilitata dal fatto che in questi giorni l’attore è in quarantena.
I premi sono stati consegnati dai componenti la giuria (Giovanna Ioli, Marcello Carlino, Elio Gianola e Gerardo Vacana) e dai vari rappresentanti delle istituzioni provinciali presenti in sala. Al termine della manifestazione c’è stato un concerto d’onore a cura dell’Orchestra da Camera di Frosinone.
Un plauso speciale, naturalmente, va all’ideatore della manifestazione Gerardo Vacana che, nonostante i suoi 92 anni ben portati, continua costantemente ad organizzare e a presenziare uno degli eventi culturali più importanti della Ciociaria.