Primarie Frosinone, si accende la competizione elettorale
I confronti pubblici avvenuti tra Nicola Ottaviani, Pier Paolo Segneri, Antonella Santori e Mimmo Fagiolo, i quattro candidati a sindaco che prenderanno parte alle Primarie libere, le Primarie per la città fissate a Frosinone per il prossimo 13 novembre, sono sempre avvenuti all’insegna del rispetto e del fair play, qualità che dovrebbero contraddistinguere ogni dibattito ma che, attualmente, sembra più sempre raro incontrare ad ogni livello dell’agone politico. Ciò non toglie che qualcuno possa riservare delle “stoccate” nei confronti di quanti non hanno compreso o semplicemente strumentalizzano un momento di partecipazione e democrazia al solo scopo di svilirne gli scopi. Pier Paolo Segneri ha detto: “Mi sarei aspettato, a questo punto della consultazione, che qualche commentatore del nostro territorio avanzasse un’analisi politica su queste primarie che non fosse banale e superficiale ma che affrontasse in maniera seria la questione – ha detto il giornalista, scrittore e docente – Ho notato, da parte di opinionisti che dovrebbero essere super partes, commenti improntati all’ironia o al sarcasmo. Alcuni hanno parlato di ‘solitarie’: forse volevano criticare il sindaco, ma in realtà hanno solo offeso me e gli altri partecipanti, paragonandoci a delle nullità. Questo è purtroppo il livello del dibattito. I cittadini hanno invece apprezzato e capito il senso delle primarie e della mia ‘candidatura corsara’. Rimpiango personalità come Umberto Celani o Gianluca De Luca, giornalisti che portavano un reale contributo al confronto: nessuno svolge più il loro ruolo, nonostante ci siano persone con le qualità per farlo”. L’architetto Santori ha invece sottolineato i punti del proprio programma elettorale. “Il mio obiettivo è far rinascere la città dal punto di vista urbanistico, puntando sulla sostenibilità ambientale e realizzare razionalmente quel tessuto urbano che questa città, cresciuta in modo disorganico, non ha mai avuto”. Parcheggi di interscambio, esterni alla città, promozione del trasporto pubblico, e creazione di aree verdi attrezzate, abbattimento delle barriere architettoniche, tra i punti fondamentali. E ancora: “Più parchi gioco inclusivi che permettano ai bambini diversamente abili di divertirsi e giocare in sicurezza con i propri coetanei”. Infine, Mimmo Fagiolo ha ribadito che “io partecipo per vincere, affermare il contrario sarebbe da bugiardi. Io e gli altri candidati abbiamo l’opportunità di poter dire la nostra, finalmente, senza dover rispondere a logiche politiche o di tessere partitiche, a cui – la mia storia personale parla da sé – sono ormai allergico. Né, del resto, un partito così come è strutturato oggi potrebbe accogliere serenamente le spinte provenienti da una persona come me, abituata a dire quello che pensa tenendo conto dell’interesse della propria città, non di questa o quella corrente. Per me, l’interesse della mia città risiede nella possibilità di fruire di maggiore sicurezza, di un maggiore decoro soprattutto al centro storico, di riportare gli imprenditori, soprattutto giovani, a investire sul territorio. Invito coloro che, come me, credono in questi punti a venire a votare il 13 novembre per Le primarie libere, le primarie per la città. Facciamoci sentire”. È intervenuto sul tema anche il coordinatore comunale di FI, Giuseppe Scaccia, dichiarando: “Le primarie sono sempre state un momento di forte partecipazione democratica ed un cavallo di battaglia della sinistra europea e moderna. Purtroppo, a Frosinone, il PD non ha compreso l’importanza di tale innovazione ed è riuscito prima ad indirle, poi ad eliminare i candidati e, alla fine, addirittura a ritirarle, per paura di portare a votare un numero di persone inferiore a quello delle Primarie Libere del 13 novembre. Ma chi ha paura delle primarie rischia di avere il terrore, poi, anche delle amministrative”.
Redazione Frosinone