Prostituzione, “Addio legge Merlin” raccoglie adesioni
“Dopo il forte consenso ottenuto in Parlamento, e’ tempo di far uscire la nostra battaglia fuori dal palazzo: per una buona legge che aggiorni la legge Merlin la politica deve confrontarsi con cittadini ed esperti, con chi vive in prima persona gli effetti negativi di un fenomeno che non puo’ essere cancellato e che invece va governato. Chiederemo un contributo anche alle forze dell’ordine e a chi combatte lo sfruttamento, ma la consultazione e’ aperta a tutti i cittadini sul nostro sito www.addiomerlin.it. Vogliamo aprire un osservatorio, un punto di incontro dove discutere senza ipocrisie”. Cosi’ Pierpaolo Vargiu (Riformatori) e Maria Spilabotte (Pd), promotori dell’iniziativa parlamentare per la regolamentazione della prostituzione, che si è svolta a Cagliari il 12 Giugno per la terza tappa del tour #addiomerlin insieme alla escort Efe Bal e al professore Alberto Cadoppi, ordinario di diritto penale dell’universita’ di Parma. Il prossimo incontro e’ in programma a luglio in Emilia Romagna. Spiega Spilabotte: “Il nostro lavoro in Parlamento non si ferma: su segnalazione di alcune prostitute, ho presentato con diversi colleghi di altri partiti una interrogazione al ministro Alfano per far rispettare la legge contro la tratta e lo sfruttamento. Purtroppo in alcune parti d’Italia le norme non vengono applicate, non vengono rilasciati i permessi di soggiorno indispensabili per il recupero sociale delle vittime di tratta. Per noi la tutela della dignita’ della persona e’ un punto imprescindibile. Un’azione simile e’ in corso anche alla Camera dove Vargiu, presidente della Commissione Affari Sociali di Montecitorio, ha chiesto inoltre al ministro dell’Economia Padoan norme certe sulla tassazione dell’attivita’ di prostituzione. “È inaccettabile”- sostiene Vargiu- che sia l’Agenzia delle Entrate, con attivita’ di accertamento diverse da territorio a territorio, a stabilire quanto e come deve pagare chi si prostituisce. Serve una legge chiara che dia in cambio anche diritti e non chieda solo tasse per fare cassa”. Per Stefano Dambruoso, questore della Camera, “dopo i grandi centri, Roma e Milano, ora il dibattito sulla riforma della legge Merlin deve essere portato nel resto d’Italia, dove il fenomeno della prostituzione e’ forse meno sentito in termini di degrado e vivibilita’, ma esiste eccome. La prostituzione e’ cambiata, non e’ piu’ quella di 60 anni fa, ora si fa anche online. Il tema e’ serio e noi lo affrontiamo con serieta’, senza provocazioni culturali, ma con grande pragmatismo e realismo”.