Prova a dare fuoco alla moglie poi la uccide a mani nude, arrestato

Avrebbe dato fuoco all’auto in cui c’era la moglie per ucciderla e poi, dopo che la donna era riuscita a fuggire, l’avrebbe immobilizzata sull’asfalto, mettendosi con le ginocchia sull’addome e bloccandole lo sterno con le braccia. La donna, poi portata in ospedale, sarebbe riuscita a confidare alla polizia e alla figlia, poco prima di morire, che il marito aveva intenzionalmente dato fuoco all’autovettura.  L’ennesimo caso di femminicidio arriva da Gravina in Puglia. La vittima è una donna di 60 anni,  Maria Arcangela Turturo. Il marito – fermato dalla polizia – è un pregiudicato di 65: si tratta di Giuseppe Lacarpia. Alla figlia, pur tra atroci sofferenze, la 60enne è riuscita a dire che cosa era successo: «Mi voleva uccidere, mi voleva uccidere. Mi ha chiuso in macchina con le fiamme».
La pressione esercitata sul suo corpo della 60enne, che non è morta nel rogo, le avrebbero causato varie fratture e un arresto circolatorio.
Per questo, con le accuse di omicidio aggravato e premeditato, la polizia di Stato ha fermato il marito. I fatti risalgono alla tarda serata del 6 ottobre, l’uomo si trova ora in carcere a Bari. Il caso ha subito riportato alla mente due di cui si sono ampiamento occupati le cronache pugliesi e nazionali. L’ultimo in ordine di tempo è quello di Lucia Salcone, la 47enne di San Severo (nel Foggiano) morta lo scorso 28 settembre in circostanze apparentemente molto simili: l’auto su cui viaggiava con il marito è uscita di strada, ha colpito un albero e ha preso fuoco. Le fiamme non hanno lasciato scampo alla 47enne e l’uomo, l’imprenditore agricolo Ciro Caliendo, ora indagato per omicidio, è rimasto ustionato. Nei giorni scorsi, dopo l’autopsia, si sono svolti i funerali della donna, alla quale ha partecipato anche il marito. Nel febbraio 2023, invece, a Santeramo in Colle – non distante da Gravina – la 56enne Michelle Baldassarre si tolse la vita dandosi fuoco, dopo essersi ferita con un coltello. Le indagini stabilirono che si trattava di suicidio, il marito non risultò mai indagato per la sua morte. É stato però condannato a 7 anni per i maltrattamenti che avrebbe inflitto alla moglie e alle due figlie durante il matrimonio. corriere.it