Provincia Frosinone, premio alla carriera a Uto Ughi

Un legame indissolubile e, da oggi, ancora più forte quello che lega il maestro Uto Ughi, uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana, alla Ciociaria. Un’iniziativa che, grazie all’impegno della Provincia di Frosinone anche in ambito culturale, ha acceso ancora una volta i riflettori sul nostro territorio, con la presenza di un artista di fama mondiale.

Si è tenuta questa mattina, nella sala del Consiglio provinciale, la cerimonia di premiazione che ha insignito il maestro del ‘Premio alla carriera’, da parte della Provincia di Frosinone, dell’Orchestra da Camera di Frosinone e dell’Accademia delle Belle Arti, che ha realizzato per l’occasione una splendida opera artistica, prodotta in esclusiva.

“Ospitare qui oggi uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana – ha detto il presidente della Provincia, Antonio Pompeo – rappresenta prima di tutto un appuntamento prestigioso per la nostra istituzione che, nell’ambito del progetto ‘Provincia Creativa’, ha continuato a promuovere bellezza, arte e cultura anche durante il periodo difficile dell’emergenza Covid, quando interi settori, tra cui quello culturale appunto, hanno subito pesanti battute d’arresto. Il maestro Uto Ughi, che mi onoro di premiare oggi con un’opera realizzata dall’Accademia delle Belle Arti di Frosinone – una delle nostre eccellenze nel settore della formazione dei giovani – oltre a una prolifica attività concertistica sia in Italia che all’estero, è senza dubbio uno dei più autorevoli testimoni della diffusione del patrimonio musicale. È anche dalla cultura che dobbiamo ripartire oggi, in una fase delicata e fondamentale per il contrasto a questo terribile virus, che deve vederci impegnati non soltanto nei settori e nelle funzioni chiave per il rilancio del Paese, ma anche in una nuova stagione di cultura e turismo. Investire sulla cultura – ha concluso Pompeo – non è soltanto un dovere costituzionale ma una delle azioni principali per favorire la crescita economica, sociale e identitaria della nostra Italia, di cui la Ciociaria è tra le più fervide e indiscusse ambasciatrici. E il rapporto speciale con un artista di fama internazionale come il maestro Uto Ughi non fa che confermarlo”.

Soddisfatto anche il vicepresidente della Provincia, Luigi Vacana, che ha ideato il format di ‘Provincia Creativa’, un contenitore di grandi eventi che, nonostante la pandemia, ha continuato a produrre arte, bellezza e cultura attraverso le nuove modalità digitali e interattive. 

“Avere ospite il maestro Uto Ughi significa anche e soprattutto fregiare il nostro territorio di una presenza non solo artisticamente illustre ma anche culturalmente vicina a una provincia che non ha mai smesso di organizzare eventi e appuntamenti mirati alla valorizzazione delle nostre eccellenze. Il maestro Ughi, che in passato ha anche ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Monte San Giovanni Campano, è una delle più alte testimonianze di come la nostra terra abbia ospitato e richiamato personalità di eccellente levatura artistica, morale e umana anche in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo. Ringraziamo il maestro per la sua presenza qui oggi e per le splendide parole spese per la nostra provincia e per tutti i giovani”.

“Sono io che ringrazio voi – ha esordito il maestro Uto Ughi, prima di ricevere il premio dalle mani del presidente Pompeo – per avermi accolto qui, ancora una volta. Sono straordinariamente sorpreso dal fermento culturale, dall’entusiasmo e dalla passione per l’arte e la cultura che si respirano in questo territorio. Un grande amico musicista mi diceva sempre di curare soprattutto i luoghi piccoli perché c’è maggiore attenzione e meno dispersività delle grandi città, più accoglienti. Voglio ringraziare anche l’amico Maurizio Turriziani che mi ha invitato diverse volte qui e sono molto colpito dal fatto che qui ci sia un’Orchestra da camera, oltre a un Conservatorio: sono sicuro che la città di Frosinone e l’intera provincia avranno un futuro. Quello che più conta oggi è il sentimento della solidarietà – ha proseguito il maestro – perché è attraverso questa che la cultura e le nostre tradizioni potranno essere tramandate attraverso i giovani che sono il nostro futuro. Il compositore e direttore d’orchestra austriaco Gustav Mahler diceva: ‘La tradizione non è il culto delle ceneri ma la custodia del fuoco’ ed è il fuoco della cultura e dell’arte che dobbiamo mantenere sempre vivo per le generazioni che verranno”.

A seguire il maestro Ughi ha risposto a numerose domande che gli studenti del liceo musicale ‘Bragaglia’ di Frosinone gli hanno rivolto attraverso il professor Maurizio Agamennone che lo ha intervistato davanti alla platea della Sala Consiglio.

Quindi la consegna del premio realizzato dall’Accademia delle Belle Arti di Frosinone, rappresentata dalla direttrice Loredana Rea: “L’opera è uno spartito che diventa libro e, quindi, testimonianza diretta delle nostre radici – ha spiegato la direttrice dell’Aba – Questa è la terra in cui il libro è nato ed è stato custodito per tramandare arte e cultura attraverso l’elemento della carta che contraddistingue l’antica tradizione cartaria del nostro territorio. Voglio ringraziare la professoressa Eleonora Pusceddu e le studentesse Erika Panetta e Giuliana Sangiovanni che hanno realizzato questa meravigliosa scultura”.

Al termine della cerimonia il maestro Ughi è stato accompagnato per un tour nella Valle di Comino con visita nella città di Atina.

L’evento è stato trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube della Provincia di Frosinone, sui profili social del presidente Pompeo e sulla pagina Facebook dell’Orchestra da Camera di Frosinone. A seguire l’intera manifestazione, oltre alla stampa locale, anche una troupe di Rai Due che trasmetterà il servizio nei prossimi giorni.

Redazione Digital