Ramondino: con Capo D’Orlando sará dura, ma ce la batteremo
Alla vigilia della difficilissima trasferta di domenica a Capo D’Orlando, formazione seconda in classifica in coabitazione con Torino con 32 punti e a due sole lunghezze dalla capolista Trento, coach Marco Ramondino si è presentato alla consueta conferenza stampa del venerdí sereno e convinto della possibilitá di poter comunque disputare una bella gara in terra siciliana.
Dopo la sosta per la final six di Coppa Italia riprende il campionato. Che Veroli dobbiamo aspettarci per questo finale di stagione?
“Spero e penso la solita squadra. Al di lá degli accorgimenti tecnici e tattici sui quali lavoriamo di settimana in settimana per migliorarci, confido di avere la squadra che tutti hanno visto dall’inizio del torneo ad oggi e che conosciamo, con un atteggiamento positivo e propositivo di squadra che prova sempre e comunque a mettere in difficoltá gli avversari, anche se poi é sempre il campo a dire se ci si riesce o meno”.
Messa in cascina la salvezza matematica, a questo punto il tuo obiettivo per il finale di campionato resta quello di terminare con un numero pari di vittorie e sconfitte, pur sapendo che non basterà per raggiungere i play off?
“A mio avviso dobbiamo distinguere fra realtà e sogno. Il sogno di tutti, anche nostro, é vincere sei partite su sei. Per entrare nei play off servono quattro vittorie, il senso della realtà ci dice che il nostro obiettivo può essere quello di finire con un numero pari di successi e sconfitte. Ovviamente, qualsiasi risultato in piú che dovesse arrivare non solo sarebbe bene accetto ma ci farebbe molto felici. Ripeto: il sogno di tutti é vincere tutte le restanti sei partite, ma poi bisogna fare anche i conti con gli avversari, con chi siamo chiamati a confrontarci, dove andiamo a giocare, su quali parquet. Personalmente, ritenendo di avere un giusto senso della realtá, mi sono dato questo obiettivo che, si badi bene, non é nemmeno cosí facile da raggiungere. Anzi!”.
Veniamo alla trasferta di domenica a Capo D’Orlando. Il team di Pozzecco é stato l’unico ad avervi battuto al Palacasaleno nel girone di andata. Cosa avete imparato da quella sconfitta?
“Innanzitutto, abbiamo ammirato la straordinaria capacità di questa squadra di punire ogni minimo e singolo errore degli avversari. Si tratta di una formazione di grandissima qualità che é in piena corsa per vincere la regular season nonostante abbia dovuto fare i conti con infortuni pesanti come quelli di Basile e Soragna e che ha dovuto giocare diverse partite senza Mays. Questi sono solo alcuni dei dati che fanno capire con che tipo di corazzata avremo a che fare domenica. Oltretutto adesso con il rientro di Benevelli ruotano dieci giocatori veri, in casa hanno fatto vedere anche dei momenti di pallacanestro di livello altissimo, è una delle favorite per la promozione e tutto questo, lo ripeto, ben rappresenta il livello elevatissimo di difficoltá del match di dopodomani. Va però aggiunto che si tratta di una partita sí difficilissima, ma anche molto motivante come accade quando ci si confronta con i migliori, occasioni in cui si vuole fare sempre bella figura”.
Capo D’Orlando ha vinto tutte le ultime sette gare che ha giocato al Palafantozzi, ha perso solo due volte nei dodici impegni fin qui disputati in casa. Avete studiato bene quelle due sconfitte?
“No, perché si tratta di due momenti molto lontani e particolari in cui accusavano anche assenze importanti che domenica non avranno. Quindi per me quei due stop fanno testo poco e niente”.
Affrontate questa trasferta in Sicilia con la tranquillità derivante dal fatto che anche un’eventuale sconfitta cambierebbe di poco la vostra tabella per i play off?
“Mah, io non ho tabelle. Devo essere sincero: la squadra sa mettersi grande pressione da sola sempre in riferimento alla volontá di avere in campo un certo tipo di atteggiamento e di provare ad ottenere un certo tipo di prestazioni. Veroli dopo aver ottenuto successi di peso come quelli a Barcellona, Casale e Trieste o in casa con Biella, Verona e Trento si è sempre ritrovato il martedí a lavorare sugli aspetti perfettibili e migliorabili. Noi a cuor leggero non affrontiamo nessuna partita e sará così anche con l’Orlandina. In Sicilia andremo a rappresentare non solo noi stessi ma un intero popolo e quindi vogliamo fare bella figura a tutti i costi. Pertanto, c’é la pressione giusta per la prestazione che vogliamo fare a Capo D’Orlando, anche se sappiamo perfettamente che l’avversario non é di quelli facili, tutt’altro. Nonostante tutto vogliamo provare a fare bella figura. Mi piace fare questo esempio: é come essere invitati ad un gran ballo e vogliamo andarci con il nostro vestito migliore per ben figurare al cospetto dei migliori del campionato”.
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