Record caramelle e lecca lecca, 3 miliardi di euro di fatturato

Da sempre lontani dai riflettori, i fratelli Giorgio e Augusto Perfetti senza clamore hanno appena messo a segno un anno record, superando i 3 miliardi di euro di fatturato. E questo grazie alle caramelle. L’anno del boom di cui parliamo è il 2022, certificato dal bilancio della holding lussemburghese C+F Conionfectionery and Foods che possiede la celebre, per noi italiani, Perfetti, quella delle gomme da masticare Brooklyn, e allargatasi nel tempo con marchi internazionali come Vivident, BigBabol, Mentos, ChupaChups. La holding ha registrato, rispetto al 2021, un +20,8% di fatturato e utili netti schizzati a un +83,8%. Questa storia tutta italiana comincia nell’immediato dopoguerra, con Ambrogio Perfetti e il fratello Egidio che nel 1946, a Lainate, mettono in piedi il Dolcificio Lombardo. Inizialmente nello stabilimento, a meno di 20 km dal centro di Milano, si producevano semplici palline di gomma da masticare, che venivano vendute in piccoli distributori che erogavano una pallina inserendo una moneta nell’apposita fessura. Nel giro di pochi anni i 50 dipendenti diventano qualche centinaio e l’azienda si trasforma in Perfetti SpA. L’anno della svolta è il 1969, quando viene lanciata Brooklyn, la gomma da masticare con l’omonimo ponte americano sull’etichetta. E’ un successo, seguito alla fine degli anni Settanta dalla nascita di numerosi nuovi marchi: da Alpenliebe a Vigorsol, da Happydent a Big Babol, resi cult dalla pubblicità. Ma è con gli anni Ottanta che l’azienda inizia a crescere acquisendo linee esterne. Prima il marchio Golia dalla Caremoli; nel 1987 tocca alla Goleador della Gelco; infine nel 2006 a Chupa Chups, i cui lecca-lecca erano diventati famosi perché sempre in bocca al tenente Kojak. Alla fine del decennio, scomparsi i fondatori, salgono al comando i due fratelli Giorgio e Augusto, che portano avanti con ancor più vigore la serietà e le intuizioni di famiglia. Con il nuovo millennio, i Perfetti acquistano la maggioranza azionaria di Van Melle, colosso olandese che produce Fruittella e Mentos, con il quale si fondono nel 2001, dando vita alla Perfetti Van Melle, gruppo dolciario secondo solo ai colossi statunitensi Mondelez International e Mars. Nell’agosto 2013, l’indiano Sameer Suneja è nominato amministrato delegato del gruppo. È il primo non italiano ad occupare quell’incarico, prendendo il posto di Ubaldo Traldi che diventa presidente. Dieci anni dopo esatti, la Perfetti Van Melle ha aumentato il fatturato a 538,1 milioni di euro (dai 441.9 dell’anno prima) e gli utili netti a 27,6 milioni dai 22,4 dell’anno precedente. Per la holding, invece, i profitti sono saliti a 293,4 milioni di euro (+133,8 rispetto al 2022), l’Edibta è cresciuta da 330 a 405,7 milioni di euro. Ora, i due fratelli Perfetti, che possiedono ciascuno la metà delle azioni, festeggeranno con un dividendo di 150 milioni di euro, il 50% in più di quanto avevano ricevuto l’anno prima. corriere.it