“Regalare Lampedusa all’Africa”, ecco la proposta di un iscritto alla Lega
«Cedere Lampedusa all’Africa». È la proposta di Livio Ghidelli, venditore ambulante brianzolo, iscritto alla Lega dal 1986, arrivato a Pontida con una maglia che chiede il «blocco navale» e la cessione dell’isola siciliana all’Africa. «Gli abitanti di Lampedusa potrebbero abitare in Sicilia, facciamo cinque o seimila villette e li mettiamo lì – continua serio Ghidelli -. Tutti chiacchierano, ma la mia non è una battuta. Quanto ci è costata l’isola negli ultimi vent’anni? Non parlo solo di soldi ma di qualità della vita. Se allontanare i confini serve a far tribolare i trafficanti, allora ben venga», sostiene. Il militante, a Pontida occasione del comizio di Matteo Salvini insieme a Marine Le Pen, alla sua proposta di abbandonare Lampedusa, prova a dare anche una “spiegazione” storica: «Cosa ha fatto l’Italia con la Dalmazia e l’Istria?», sottolineando che la sua non è una provocazione, ma una soluzione al problema degli esponenziali flussi migratori. «Ci stiamo facendo invadere come l’ultima Repubblica delle banane. I nostri anziani che sparavano agli austriaci non capivano nulla? Eravamo invasi. Quella era una guerra? Preferisco una guerra a un’invasione così subdola come l’immigrazione: un bambino che va a scuola in Donbass è più sicuro di uno che va in treno a Milano». E poco cambierebbe, secondo Ghidelli, se Matteo Salvini tornasse ministro dell’Interno: «Non puoi cambiare nulla se hai tutti contro, può starci chiunque al Viminale». Il problema, continua il militante leghista, «è questa Europa sinistroide che sta facendo di tutto per mettere in ridicolo il governo». Ma avverte: «Per fortuna tra pochi mesi l’Europa sarà in mano alla destra e la musica finalmente cambierà». Alla proposta provocatoria di Livio Ghidelli ha prontamente risposto Attilio Lucia, vice sindaco leghista di Lampedusa, che chiede a Salvini di intervenire: «Lampedusa merita rispetto perché ancora oggi si sostituisce all’Europa. Salvini lo faccia in difesa dell’isola e di questa popolazione che da 30 anni continua, con il suo grande cuore, a dare». corriere.it