Renzi il più ricco con 3 milioni di euro, ecco le dichiarazioni dei redditi dei parlamentari
Si chiude il 2023 e arrivano le dichiarazioni dei redditi dei leader di partito e dei vari esponenti politici di maggioranza e opposizione. Con parecchie sorprese. Fece scalpore alla Camera, ad agosto scorso, l’ex ministro dem Piero Fassino che in polemica con la stretta sui vitalizi decisa dall’Aula, sventolò la sua busta paga. «L’indennità — disse il deputato — è di 4.718 euro. Non è certamente uno stipendio d’oro». Subito intervenne la segretaria del suo partito Elly Schlein: «Fassino ha parlato a titolo personale, in dissenso rispetto al voto del Pd. Noi continuiamo a batterci per il salario minimo». E così, mentre ancora ci si batte sul salario minimo dei lavoratori, si scopre che il senatore più ricco della Repubblica, con la dichiarazione dei redditi 2023, è diventato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha guadagnato 3 milioni e 217 mila euro, circa 600 mila euro in più del 2022, superando il primo classificato dell’anno scorso, il senatore a vita e archistar internazionale Renzo Piano, che nel 2022 dichiarò 5,9 milioni di euro in Francia e 386.637 euro in Italia (6,3 milioni in totale). Quest’anno il senatore a vita ha dichiarato complessivamente 2 milioni e 901 mila euro (2,5 tassati in Francia e 389.521 in Italia). Ma per proclamare Renzi il più ricco del Parlamento italiano, bisognerà attendere non solo la dichiarazione dei redditi del deputato della Lega Antonio Angelucci, l’editore dei quotidiani di centrodestra Libero, il Giornale e il Tempo e tra i principali imprenditori della sanità privata, che nel 2022 dichiarò 4 milioni e 581 mila euro. E quella dell’avvocato Giulia Bongiorno, senatrice della Lega, il cui reddito l’anno scorso fu di 2 milioni e 928 mila euro. Dalla dichiarazione di Renzi si apprende anche la trasformazione della società di consulenza Ma.Re.consulting in holding di partecipazioni (Ma.Re. holding): le sue consulenze in giro per il mondo hanno fatto schizzare in alto i suoi guadagni. Eppure, meglio di lui, ha fatto l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, tra i massimi tributaristi italiani, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Affari esteri della Camera, succeduto proprio a Fassino: da un anno all’altro, ha visto incrementare le sue entrate di oltre un milione di euro, passando da 1 milione e 588 mila euro del 2022 ai 2 milioni e 594 mila euro guadagnati quest’anno. Sopra il milione di euro è andato anche Claudio Lotito, senatore di Forza Italia e presidente della Lazio (1 milione e 112 mila euro dichiarati), mentre il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha guadagnato poco meno dell’anno scorso (900 mila euro nel 2023, 935 mila nel 2022). Cala di appena 2 mila euro, invece, il reddito del ministro del Turismo, Daniela Santanchè, nonostante abbia ceduto le quote del Twiga: l’anno scorso 300.763 euro, quest’anno 298.638. E sopravanza così, seppur di poco, la premier Giorgia Meloni che ha dichiarato 293.531 euro. Tra i leader di partito, spicca il reddito di Nicola Fratoianni, capo di Sinistra italiana, che con 104.212 euro supera il leghista Matteo Salvini (99.699 euro) e pure la segretaria del Pd, Elly Schlein, che quest’anno ha dichiarato 94.725 euro rispetto agli 88 mila dell’anno scorso. Nessuna variazione per Maurizio Lupi di Noi Moderati (non si è mosso da 86.913 euro), mentre il leader di Azione, Carlo Calenda, ha guadagnato circa 20 mila euro in più (dai 65.291 euro del 2022 agli 85.292 di quest’anno). Sarà possibile stilare la classifica completa quando anche Giuseppe Conte del M5S (l’anno scorso 34.095 euro) e Antonio Tajani di Forza Italia (54.920 euro nel 2022) avranno depositato la loro dichiarazione. corriere.it